Qualcosa era nell’aria da tempo, da alcuni mesi secondo quanto scrive Nino Li Petri nella sua lettera di dimissioni da assessore. Il commercialista menfitano, il tecnico del bilancio che ha sposato fin dalla fase iniziale il progetto del sindaco Marilena Mauceri, ha lasciato la giunta. Si è dimesso ieri sera e nella lunga lettera inviata al sindaco, Marilena Mauceri, c’è un’ampia motivazione del suo gesto, di quelle incomprensioni con lo stesso primo cittadino e con la giunta che lo hanno indotto a questa decisione.
“Divergenze di metodi e di visione nella risoluzione dei problemi e, talvolta, in alcune delle scelte operate alle quali pur tuttavia ho aderito nella convinzione che la coesione e la collegialità siamo fondamentali per la buona riuscita dell’azione amministrativa, mi portano a ritenere che non esistano più le condizioni per esercitare serenamente e in autonomia le funzioni a me delegate”. Così scrive Li Petri che aggiunge:
“Le incomprensioni tra me e lei – scrive al sindaco – e parte della giunta sorte da alcuni mesi a questa parte sono, a mio avviso, insuperabili. Ritengo, dunque, non sussistano più i presupposti per un mio impegno all’interno della giunta, in quanto sono venuti a mancare quel rapporto di fiducia e quella comunicazione diretta e aperta che mi contraddistinguono e che ritengo indispensabili per esercitare un confronto costruttivo”.
In un altro passaggio della lettera Li Petri scrive: “Ho messo a disposizione dell’intera comunità la mia competenza, la mia professionalità, la mia caparbietà, la mia ostinazione nel raggiungere gli obiettivi condivi, il io tempo e anche la mia “personalità”. Ho provato on correttezza, lealtà e trasparenza a creare rapporti collaborativi con Lei e con i colleghi assessori per rendere maggiormente visibile l’impegno di tutti nel fare di questa città un luogo migliore”.
Poi alcuni ringraziamenti e in conclusione: “Stante il carattere “tecnico” del mio ruolo di assessore al Bilancio, ritengo a questo punto opportuno lasciare il campo ad espressioni più spiccatamente “politiche”.