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Comune di Sciacca

Lite tra confinanti di terreno a Menfi e per uno prognosi di 25 giorni, assoluzione al processo

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Un’accesa lite tra vicini di terreno in località “Cavaretto” a Menfi è finita con una denuncia per lesioni e aggressione. Oggi si è concluso il processo al Tribunale di Sciacca con l’assoluzione dell’imputato.

Un 60enne di Menfi, difeso dall’avvocato Giuseppe Buscemi, è finito davanti al giudice “per avere nel corso di una lite in mezzo ai campi, spintonato energicamente il confinante, colpendolo più volte con pugni in varie parti del corpo”.

Secondo quanto raccontato dalla vittima, durante una discussione “molto animata” che aveva ad oggetto una stradella comune, i due vicini sono venuti alle mani. F.A. avrebbe colpito con pugni alla testa ed alla mano sinistra il confinante procurandogli lesioni personali consistite in ferite lacero contuse e il ricovero all’ospedale di Sciacca con una prognosi di 25 giorni.

Il vicino vittima dell’aggressione ha presentato denuncia ai carabinieri.

Concluse le indagini, la Procura di Sciacca ha notificato al 60enne decreto penale che e’ stato opposto dal difensore.

Nel corso del processo penale, l’uomo che aveva subito l’aggressione si è costituito parte civile chiedendo la condanna di F.A. e un risarcimento di 9.000 euro.

Nel corso delle varie udienze, la persona offesa ha riferito che giunto in campagna notava il vicino F.A. intento a modificare un tratto di stradella di sua proprietà, con la finalità di deviare il corso di scorrimento dell’acqua piovana che, a completamento del lavoro, si sarebbe riservata sul proprio terreno. Dopo avere chiesto di ripristinare lo stato dei luoghi, gli animi si accendevano e la sitauazione degenerava fino a venire colpito con pugni.

Altra versione dei fatti quella raccontata dall’Imputato il quale, nel corso del suo esame, ha negato l’aggressione, aggiungendo che nel tentativo di difendersi entrambi perdevano il controllo e cadevano rovinosamente a terra. Ha sostenuto che le lesioni lamentate dalla persona offesa erano dovute alla caduta. Dopo l’esame dell’imputato, dei vari testimoni e della persona offesa quest’ultima ha rimesso la querela.

Il giudice, accoglimento le richieste difensive dell’avvocato Giuseppe Buscemi, ha dichiarato il non doversi procedere nei confronti dell’imputato.

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