Menfi e il mondo del vino piangono Diego Planeta

Storico Presidente di Cantine Settesoli e pionere del processo di rinnovamento della vitivinicoltura siciliana si è spento a Menfi all’età di 80 anni. Diego Planeta era nato a Palermo il 2 febbraio del 1940. Un grandissimo lutto per la città belicina e per tutto il mondo del vino che perdono uno dei suoi testimoni più illustri.

Imprenditore di successo

Un imprenditore autentico, ha saputo trasformare il mondo dell’agricoltura siciliana. Dal 1960 ha curato l’amministrazione delle aziende di famiglia, impegnata da diverse generazioni in attività agricole e nel 1958 ha conseguito il diploma in viticoltura ed enologia. Dopo due anni ha lasciato gli studi universitari per occuparsi dei fondi di famiglia e dal 1973 al 2011 è stato Presidente di “Cantine Settesoli”, per molti anni la più grande cantina in Italia per capacità di produzione.

Dal 1985 al 1992 è stato Presidente dell’Istituto Regionale della Vite e del Vino di cui ha rivoluzionato l’assetto strutturale e organizzativo. Nel 2004 è stato nominato Cavaliere del Lavoro dal Presidente della Repubblica  Carlo Azeglio Ciampi e nel 2008 è nominato presidente di Assovini Sicilia, associazione che raggruppa le principali aziende vitivinicole siciliane. Alla fine degli anni Ottanta ha dato avvio ad un progetto di ristrutturazione dell’azienda di famiglia convertendo buona parte dei terreni in vigneti: è il febbraio del 1985 quando vengono impiantati i primi quattro ettari di Chardonnay, nel 1994 la prima vendemmia di quella che oggi è una delle migliori aziende del panorama vinicolo italiano. Per il contribuito al processo di internazionalizzazione della Sicilia nel 2003 è stato insignito del Premio Florio. Nel 2004 è stato nominato membro aggregato dell’Accademia dei Georgofili e gli è stata conferita la laurea ad honorem in Scienze e Tecnologie Agrarie presso l’Università degli Studi di Palermo dove ha discusso una Lectio Magistralis su “Vino e Metamorfosi del Territorio: Una Case History, Menfi e le terre Sciane”.

Foto tratta dal sito del Corriere della Sera

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