Riaperta questa mattina a Menfi la strada che collega la borgata di Porto Palo, ostruita dalla frana, causata dagli eventi calamitosi del 10 novembre 2021.
Ci sono voluti quasi 4 anni, tante proteste e un’azione costante per raggiungere questo risultato che consente a due attività commerciali di tornare nella loro sede e a una decina di famiglie di fruire delle case che erano state dichiarate inagibili. “Oggi celebriamo non solo la riapertura di una strada e la possibilità ai proprietari degli immobili evacuati di riappropriarsi delle loro abitazioni, ma anche la forza di una comunità che crede nella rinascita e guarda con fiducia al futuro, ha detto il sindaco, Vito Clemente.
“Fin dai primi giorni di insediamento, precisamente il 19 giugno 2023, si è proceduto alla verifica della stabilità del muro sommerso dalla frana – risultato in buone condizioni, come attestato dalla relazione tecnica del geologo incaricato – permettendo così di avviare i primi interventi e di rendere nuovamente fruibile, già nell’estate 2023, la Piazzetta dei Pescatori. In data 6 luglio 2023 è stato presentato il progetto esecutivo, la cui copertura finanziaria – pari a 500 mila euro – è stata assicurata con deliberazione della giunta regionale numero 424 del 26 ottobre 2023. Nel corso dei mesi successivi sono stati portati avanti tutti i procedimenti tecnici, amministrativi e autorizzativi necessari, con tempestività e rigore, per garantire l’inizio dei lavori avvenuto in data 26 giugno 2024, la realizzazione dell’intervento secondo cronoprogramma e la riapertura in sicurezza dell’area”.
Questa la ricostruzione effettuata dal sindaco che ha tagliato il nastro assieme agli assessori comunali e all’onorevole Margherita La Rocca Ruvolo che è stata ringraziata da Clemente per l’azione svolta.
I lavori sono stati finanziati dal Commissario per il dissesto idrogeologico che ha stanziato 500 mila euro. Adesso è attesa una seconda fase di interventi a Porto Palo, per la messa in sicurezza di una fascia più ampia del costone, con una spesa di 7 milioni di euro. E’ già arrivato il primo finanziamento, di 3 milioni di euro, da parte della Protezione civile. Tra i più soddisfatti oggi Giuseppe Scirica, il tabaccaio che ha fatto lo sciopero della fame dopo la frana per sollecitare l’inizio dei lavori e che è stato costretto a trasferire l’attività in un container. “Se anche l’uno del per cento di quanto è stato fatto è merito mio – ha detto Scirica – sono molto contento”.