Id Aero sostituirà la storica Passat: un nuovo design ma soprattutto nuovi motori e tecnologie avanzatissime
Volkswagen Id aero, si chiama così la nuova ammiraglia del marchio di Wolfsburg che sostituirà la cara e vecchia Passat nascendo nel segno della tripla E: elettrificazione, esclusività, evoluzione.
Ma andiamo per gradi.
Volkswagen ID Aero: cosa aspettarci
Il vero obiettivo della casa tedesca è quello di arricchire la già vasta gamma di veicoli elettrici inserendo una berlina tre volumi che dalla metà del 2023, a partire dal mercato Cinese, farà si che anche i clienti affezionati alla vecchia ammiraglia Passat possano guardare al futuro.
Zero emissioni, piattaforma Meb e batteria da 77 kwh per prestazioni e autonomia, circa 620 km, al top della gamma Volkswagen.
Quando l’auto diventa uno status symbol
Un mezzo adatto a chi fa dello stile e dell’identificazione sociale il suo punto di forza.
Linee decise ma morbide, fluide ma muscolose lungo i quasi cinque metri di questa splendida tre volumi.
Certamente diversa se confrontata con i modelli ID3, ID4, ID5, ID6 che hanno segnato l’inizio dell’era elettrico di questo marchio e quindi aperta verso chi ama una guida più sportiva, non adora i SUV e preferisce trascorrere il proprio tempo in un mezzo ricco di eleganza e di linee sinuose ed accoglienti anche all’interno dell’abitacolo.
Passat lascia il testimone a Volkswagen Id Aero
Si guarda al futuro quindi, ma senza dimenticare ciò che l’ha preceduta: la storica e tanto amata Passat.
A guardar bene il futuro infatti si ritrova l’eleganza di un modello che ha segnato un’epoca in cui Volkswagen è arrivata ad essere il primo marchio per qualità ed importanza subito dopo le vetture Premium e che ancora oggi lascia nelle idee dei clienti la certezza di avere tra le mani una sicura e affidabile compagna di viaggio.
Questa, quindi, l’ultima novità che tenterà di far fare ai costruttori di Wolfsburg un ulteriore passo per segnare una distanza ancor più ampia con i principali competitor. Ci riusciranno?
Lo scopriremo, per ora fidiamoci di chi non è solito avere delle false partenze, figuriamoci in elettrico!