Marisa Avila, di 79 anni, di Ribera, accusata di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, è stata assolta perché il fatto non sussiste dal Tribunale di Sciacca in composizione collegiale.
Secondo l’accusa la donna avrebbe percepito indebitamente dall’Inps 22.541 euro, attestando falsamente, nel 2006, di essere definitivamente rientrata in Italia e di risiedere o dimorare stabilmente a Ribera. In questo modo avrebbe percepito indebitamente, per sé o per altri, un assegno di 400 euro al mese concesso ed erogato dall’Inps, per una somma complessiva di poco superiore a 22 mila euro.
Il Tribunale, accogliendo la richiesta del difensore, l’avvocato Antonino Oliveri, l’ha assolta. L’accusa aveva chiesto la condanna a un anno e 6 mesi di reclusione.