Ribera

Grazie all’appello lanciato da un musicista riberese e con l’apporto del Wwf i volontari puliscono la spiaggetta di Borgo Bonsignore

Armati di guanti, sacchi e tanta buona volontà, grazie all’appello lanciato dal musicista riberese Nino Macaluso, che si è rivolto a tutti i cittadini e al Wwf, è stato effettuato  un intervento di pulizia della  spiaggetta di Borgo Bonsignore a Ribera, per arrivare fino alla foce del fiume Platani.

La zona era invasa da canne e detriti vegetali vari, ma anche plastiche e non solo. A causa delle bombe d’acqua dei primi di novembre, infatti, i fiumi torrentizi hanno vomitato in mare una notevole quantità di rifiuti lasciati per le strade dai “lodevoli” cittadini, “di cui tanto ci vergogniamo, ma che è sempre difficile scovare”, sottolinea il Wwf. E così, grazie anche all’adesione di RiberAmbiente che ne curerà il ritiro, sono stati raccolti un centinaio di sacchi di rifiuti plastici, ma anche vetri, metalli, bombole, scaldabagni  e ogni genere di “civili delizie”.

Una parte della costa è stata anche oggetto di catalogazione dei rifiuti raccolti per trasmettere i dati ai ricercatori dell’Ispra per conto del Ministero dell’Ambiente.

L’iniziativa è stata anche favorevolmente accolta dal Dipartimento Acque e Rifiuti della Regione e dall’organizzazione che cura la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti. Per la Campagna Mare 2018 del Wwf  Italia, l’iniziativa rientra nello Spiagge Plastic Free che ha caratterizzato l’agire dei gruppi attivi locali.

Un centinaio i volontari che hanno aderito all’appello lanciato sui social e tutto è riuscito lodevolmente. “Grazie a tutti, ai riberesi e non, che sono venuti spontaneamente – dioce Giuseppe Mazzotta, a capo del Wwf Sicilia Area Mediterranea –  e sono stati tanti e più di quelli che ci aspettavamo. Siamo tosti e combattenti. Iniziative come questa di Ribera, oggi, si sono svolte in molte altre parti della Sicilia, e questo ci conferma che la civiltà è dura da sconfiggere, anzi, avanzerà e prenderà il sopravvento sulla barbarie della sporcizia  e dell’indifferenza. Noi siamo il futuro che sorride, il futuro che verrà e dovrà lasciare il pianeta ai propri figli lindo e migliore di come l’abbiamo trovato quando siamo nati. È questo che vogliamo, ciascuno nel nostro piccolo, che piccolo non è. Diamo speranza di futuro ai giovani, ai ragazzi, ai bambini. Aderiamo in massa alle iniziative didattiche e culturali che ci vengono proposte. Il divertimento sta nella certezza di operare per il bene del nostro pianeta – conclude –  per il bene dei nostri figli e delle future generazioni”.

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