Nel 2015 un’insegnante di scuola primaria di Ribera, Maria Ferro, in servizio all’istituto Don Bosco, era stata oggetto di un atto amministrativo e disciplinare con sospensione dal servizio per un giorno perchè si sarebbe rifiutata di seguire un ordine del dirigente scolastico che disponeva la sostituzione scolastica in diverso edificio scolastico in modo verbale, in assenza di un formale ordine di servizio. L’insegnante, assistita dall’avvocato Giuseppe Trizzino, ha promosso ricorso al Giudice del Lavoro di Sciacca che lo ha accolto. Entro 60 giorni si conosceranno le motivazioni.
La maestra nel rifiutarsi di eseguire l’ordine del dirigente, che disponeva una sostituzione in aula allocata in edificio diverso da quello principale ed in modo verbale, secondo quanto reso noto dall’avvocato Trizzino, aveva motivato chiedendo che lo stesso assumesse forma e sostanza di ordine di servizio. Secondo il difensore: “Le norme in materia di pubblica amministrazione e direzione scolastica infatti sono chiare nel limitare il potere apicale e disciplinare ed i rapporti di gerarchia, sempre nel rispetto della veste giuridico-amministrativa che ogni atto deve assumere affinchè sia produttivo di effetti e valido nei contenuti, non prevedono disposizioni cosiddette orali e fuori forma, qualora incidenti nel servizio di lavoro e nelle responsabilità professionali del personale”.