Ha reso dichiarazioni spontanee in aula per chiedere scusa alla famiglia di Alessio Cusumano e ribadendo quanto aveva già dichiarato nell’interrogatorio di garanzia e cioè che quanto accaduto è dipeso da un errore e che lui era amico di Alessio.
Lo ha fatto in aula, durante l’udienza preliminare, al Tribunale di Sciacca, Attilio Manisi, di 34 anni, di Ribera, accusato di avere ceduto, a novembre del 2020, ad Alessio Cusumano, di 21 anni, giovane riberese, il metadone che ne ha provocato la morte.
Manisi è stato ammesso al giudizio abbreviato come chiesto dal suo difensore, l’avvocato Giuseppe Lo Gioco.
La famiglia di Alessio Cusumano si è costituita parte civile, assistita dall’avvocato Girolamo D’Azzò. Le indagini, svolte dai carabinieri della tenenza di Ribera, sono state coordinate dal sostituto procuratore Michele Marrone. Manisi è accusato di detenzione al fine di spaccio di droga e morte o lesione come conseguenza di altro delitto.