Il Tribunale Regionale delle Acque della Sicilia ha accolto le richieste di due agricoltori di Ribera, i cui agrumeti sono stati distrutti dall’esondazione del fiume Platani nel febbraio del 2015, affermando la responsabilità dell’assessorato Territorio ed Ambiente della Regione, titolare del demanio idrico, per aver causato l’esondazione del fiume conseguente alla mancata manutenzione dell’alveo e per l’inadeguatezza degli argini. Un’azienda agricola è stata risarcita con 43.328 euro, mentre l’altra con 18.859 euro.
Due aziende agricole del comune crispino riceveranno un indennizzo, di
circa 60 mila euro, dalla Regione Siciliana per i danni causati agli agrumeti
dalle acque esondate dal fiume Platani nel febbraio del 2015. La questione
riguarda, in particolare, due agricoltori riberesi, difesi dall’avvocato
Marcello D’Anna, che, quando il Platani esondò, decisero di adire le vie legali
per ottenere il risarcimento dei danni subiti. All’epoca l’esondazione del
fiume colpì molti ettari di terreno circostante di proprietà di alcuni
agricoltori, ma solo due decisero di appellarsi alla giustizia. L’azione è
stata avvalorata, inoltre, dalle relazioni tecniche dell’ingegnere Roberto
Barbera, del geologo Carmelo Gibilaro e dell’agronomo Goergios Diakenissakis.
L’avvocato Marcello D’Anna intenterà una nuova causa nell’interesse degli
stessi agricoltori per i danni subiti a seguito dell’esondazione del fiume
Platani nel novembre scorso.