Sarà migliorata l’offerta sanitaria dell’ospedale Fratelli Parlapiano di Ribera con l’efficientamento di tutti servizi già previsti dalla nuova rete ospedaliera e con l’attivazione di un’ambulanza medicalizzata. Inoltre, sarà istituito un tavolo tecnico per capire, insieme ai rappresentanti istituzionali del territorio, come qualificare al meglio l’offerta sanitaria dopo la trasformazione del pronto soccorso in punto territoriale di emergenza prevista per il 31 dicembre 2020. E’ quanto proposto oggi dalla commissione Salute dell’Ars, presieduta da Margherita La Rocca Ruvolo, all’assessore per la Salute Ruggero Razza durante l’audizione sulle problematiche del nosocomio riberese richiesta dai sindaci del comprensorio. E’ stata presentata anche una risoluzione del Movimento 5 stelle su cui si lavorerà come proposta di tutta la commissione Salute.
“Un’audizione proficua quella di oggi con diversi impegni assunti dal governo regionale al fine di dare risposte concrete alle istanze provenienti del territorio rispetto al miglioramento dei servizi sanitari offerti dall’ospedale di Ribera”, ha dichiarato a margine dell’audizione la presidente della commissione Salute dell’Ars Margherita La Rocca Ruvolo.
“Un primo risultato
importante – ha sottolineato – è certamente l’impegno assunto in merito
all’attivazione di un’ambulanza medicalizzata. Altre proposte e soluzioni
saranno individuate nell’ambito del tavolo tecnico che sarà istituito nei
prossimi giorni e di cui faranno parte i deputati agrigentini, una delegazione dei
sindaci e degli operatori sanitari del comprensorio riberese. Sono convinta che
il confronto porterà altri risultati significativi laddove la Regione potrà
intervenire per ciò che concerne le proprie competenze e nel quadro della nuova
rete ospedaliera che sostanzialmente è quella predisposta nel 2017 dal
precedente governo regionale. Sarà valutata anche la possibilità di chiedere al
governo nazionale una modifica del decreto Balduzzi. L’auspicio è che
sull’ospedale di Ribera, così come sulla sanità in generale, non si facciano
strumentalizzazioni e speculazioni politiche ma si lavori insieme
nell’esclusivo interesse dei cittadini”.
“Non si possono chiudere o declassare ospedali sic et simpliciter – hanno sottolineato i parlamentari Giovanni Di Caro e Matteo Mangiacavallo – ma nella rimodulazione della rete ospedaliera, si tenga conto delle specifiche condizioni orografiche dei vari territori. Quello di Ribera è un presidio troppo importante per essere chiuso. La paventata chiusura di questo ospedale ha giustamente scatenato la mobilitazione dei primi cittadini e di questo Parlamento. La politica è chiamata a trovare delle soluzioni per salvaguardare il diritto alla salute”.