L’operazione antidroga a Ribera, gli indagati non rispondono al giudice

Negli interrogatori di garanzia al palazzo di giustizia di Sciacca si sono avvalsi della facoltà di non rispondere gli indagati nell’operazione antidroga dei carabinieri di Ribera con due misure cautelari di arresti domiciliari e una di obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

L’operazione è quella che ha portato i militari a ricostruire un fiorente spaccio di eroina, cocaina, marijuana e crack.

Non hanno risposto alle domande del giudice, al palazzo di giustizia di Sciacca, Rached Khalfaoui, di 32 anni, tunisino, che si trova ai domiciliari, e la moglie, Nicoleta Atomi, di 20, romena, sottoposta all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

La difesa ha chiesto per il tunisino una misura meno afflittiva e per la romena la revoca dell’obbligo di presentazione. La prossima settimana la decisione del giudice Antonino Cucinella.

Anis Khalfaoui, di 34 anni, fratello di Rached, ai domiciliari ad Irsinia, è stato interrogato per rogatoria dal un giudice del Tribunale di Matera.

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