Aumento significativo della Tassa rifiuti a Ribera rispetto all’anno precedente. Un incremento che ha portato ad una presa di posizione sia del gruppo della Democrazia Cristiana che del resto dell’opposizione.
“La proposta di aumento – scrive il gruppo consiliare della Dc- era stata avanzata in consiglio comunale dal sindaco Ruvolo nello scorso mese di giugno, votata dai consiglieri comunali che sostengono l’attuale Amministrazione Comunale, ma avversata nell’occasione dai consiglieri comunali della DC che avevano pertanto espresso con determinazione il loro dissenso. La Democrazia Cristiana ribadisce oggi con fermezza la sua contrarietà, consapevole che l’aumento rappresenta un vero e proprio “salasso” per le famiglie e le attività produttive locali, senza alcuna valida motivazione che lo possa giustificare. Peraltro il servizio di raccolta rifiuti è peggiorato negli ultimi anni, con una gestione palesemente inefficiente. Alcune zone del paese sono infatti sporche e trascurate, con strade dissestate e aree usate come discariche a cielo aperto”.
I consiglieri Maria Grazia Angileri, Giuseppe Ciancimino, Calogero Cibella, Nicola Inglese, Pietro Siracusa, Giovanni Tortorici e Salvatore Tortorici, ihanno presentato una interrogazione chiedendo conto degli aumenti percentuali che sarebbero dovuti essere tra il tre e il nove e che invece, secondo quanto riferito dai cittadini vanno oltre. I sette consiglieri pertanto, chiedono al sindaco di sapere quali sono state le cause che hanno portato al notevole aumento, se gli aumenti sono frutto di errori e quali iniziative sono state intraprese per ricalcolare o rettificare gli eventuali errori.
“L’amministrazione – aggiungono invece i consiglieri della DC, hanno dimostrato superficialità e mancanza di programmazione e pianificazione che, se attuate con tempestiva consapevolezza, avrebbero potuto calmierare l’aumento o addirittura evitarlo”. E intanto, sempre la Dc annuncia per i prossimi giorni la elaborazione di un pacchetto di proposte finalizzato a mitigare le conseguenze dell’aumento, partendo dal presupposto che, dati alla mano, i Comuni che investono in maniera efficace nella gestione dei rifiuti, raggiungono migliori risultati in termini di raccolta differenziata, con ricadute positive anche sull’emissione della Tari per i cittadini.