Ribera

Non provocò inquinamento con il suo oleificio, assolto imprenditore di Ribera

Giuseppe Palermo, di 77 anni, di Ribera, imprenditore del settore olivicolo, è stato assolto in un processo nel quale gli veniva contestato di avere scaricato acqua di vegetazione nel torrente Ciavolaro, un affluente del fiume Magazzolo.

Per qualche capo d’imputazione che gli veniva contestato il giudice monocratico del Tribunale di Sciacca ha dichiarato il non doversi procedere per sopravvenuta prescrizione. I fatti si riferiscono al 2015.

L’imprenditore, difeso dall’avvocato Giovanni D’Azzo, è stato assolto dalle accuse di inquinamento e di avere ostacolato le indagini perché accanto alle sue vasche di decantazione, dove erano presenti delle perdite, c’era del terreno per assorbire le stesse.

L’avvocato Dazzo, a proposito delle perdite verificate nelle vasche, ha sostenuto che le acque di vegetazione erano arrivate soltanto a un breve tratto, ma non fino al torrente. E le perdite, secondo la difesa, erano avvenute per un fatto accidentale, per le abbondanti piogge che avevano riempito le vasche, ponendole in una condizione che impediva i lavori necessari, poi eseguiti quando sono state svuotate.

L’assoluzione ha riguardato anche la società Oleifici Palermo, assistita dall’avvocato Maria Carmela Ruvolo.

Nella foto, gli avvocati D’Azzo e Ruvolo

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