Ospedale di Ribera, Pace: “Razza mantenga gli impegni con il territorio, i reparti devono rimanere in funzione”

Sulle ultime vicende relative all’ospedale “Fratelli Parlapiano” di Ribera si fa sentire anche l’ex sindaco del centro crispino, Carmelo Pace, che invita l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, a mantenere gli impegni con il territorio.

“Le istituzioni locali sono giustamente preoccupate per un possibile smantellamento dei reparti attualmente in funzione nel Fratelli Parlapiano in favore dell’ospedale di Sciacca – scrive Pace in una nota -.
Non credo questo possa realmente avvenire, poiché Razza pochi mesi fa ha assunto degli impegni solenni con tutti i sindaci del territorio.
Sono fiducioso!”

Pace ripercorre le le ultime tappe della vicenda fino al 17 giugno scorso quando Razza “confermò ciò che le voci di corridoio insistentemente dicevano, l’assessorato aveva cambiato idea e quindi ci comunicò che l’ospedale di Ribera insieme a quello di Caltanissetta diventavano gli unici Centri Covid per tutta una fetta di Sicilia. Al Fratelli Parlapiano sarebbero immediatamente dovuti essere attivati 10 posti letto di terapia intensiva, 10 di sub intensiva, 40 posti letto COVID ordinari e in più il reparto di malattie infettive. Su mia esplicita richiesta circa la compatibilità dei reparti Covid con tutti gli attuali reparti attivi nel nostro ospedale, Razza notificò a tutti i sindaci presenti e alla presidente La Rocca e a tutta la commissione sanità, l’assoluta e certa compatibilità con tutti i reparti esistenti,Maugeri in primis . Anzi rilanciò dicendo che il nostro nosocomio sarebbe stato potenziato con ulteriori reparti e servizi.
Io sono stato testimone !!!!”
L’ex sindaco di Ribera aggiunge: “Bene, oggi nessuno vuole e nessuno può fare i capricci, il centro Covid è purtroppo un’esigenza, seppur temporanea. L’assessore Razza però dev’essere lapalissiano e consequenziale e chiarire subito quanto segue: L’ospedale di Ribera con la trasformazione a centro Covid continuerà ad avere i reparti attualmente in funzione: pronto soccorso, Riabilitazione Neurologica, chirurgia, medicina etc?
In caso contrario quale sarà la mission dell’ospedale quando la pandemia segnerà la sua fine ? (perché come tutte le pandemie avrà una fine). Perché da giugno ad oggi non è stato fatto nulla per l’adeguamento del nostro ospedale alle nuove esigenze con l’attivazione dei posti di terapia intensiva, sub intensiva etc ed oggi ci ritroviamo nuovamente in un’affannosa corsa contro il tempo?
Soltanto queste tre facili domande. Punto
Sono fiducioso.
L’assessore Razza è una persona seria, manterrà gli impegni.
Non può essere diversamente”.

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