La direzione strategica dell’Asp lo definisce “un evento sanitario di notevole importanza sotto il profilo dell’indagine diagnostica”. È stato effettuato presso il servizio di endoscopia digestiva dell’ospedale “Fratelli Parlapiano” di Ribera dal responsabile Domenico Macaluso, che è riuscito nella delicata impresa di portare a termine una gastroscopia ad un giovane paziente affetto da SLA e con una severa disfagia di natura neurologica. Più volte, nel recente passato, l’utente si era sottoposto in altre strutture a tentativi per eseguire l’indagine senza tuttavia riuscire nell’intento. “Il risultato odierno – afferma Macaluso – è stato possibile sfruttando l’innovativa dotazione di una apparecchiatura mini-invasiva di cui dispone l’ospedale. Si tratta di un gastroscopio trans-nasale la cui sonda, di calibro ridotto, è in grado di effettuare esofago-gastro-duodeno scopie in condizioni di assoluta tolleranza per il paziente”. Proprio il dottor Macaluso ha eseguito l’esame sul giovane e, grazie alla nuova metodologia, è riuscito a completarlo facendo sì che il degente potesse stare semplicemente seduto su una sedia a rotelle. “Nel corso della gastroscopia – continua il medico – il paziente, grazie alla minima compressione esercitata dallo strumento sulle corde vocali, ha addirittura commentato le immagini diagnostiche trasmesse in tempo reale ad uno schermo ad alta definizione”. L’utilizzo del nuovo dispositivo consente all’ospedale di Ribera di divenire un punto di riferimento in campo endoscopico. Le sue ridotte dimensioni fanno sì che non sia necessaria una procedura di sedazione ma la semplice possibilità di insufflare uno spray anestetico nella cavità nasale. Oltre ad assicurare una distinta osservazione della regione epiglottidea, spesso interessata da lesioni flogistiche dovute a reflusso esofageo, il mini gastroscopio in uso a Ribera permette anche di introdurre nel lume viscerale delle pinze da biopsia utili ad effettuare prelievi di mucosa per esami istologici. In via sperimentale, ancora presso il Servizio di endoscopia digestiva dell’ospedale di Ribera, è stato inoltre usato il cosiddetto “worm” (dall’inglese bruco), un presidio diagnostico che, simulando proprio i movimenti peristaltici del bruco, garantisce un’indagine robotizzata dell’intestino particolarmente accurata e confortevole.