Spaccio di droga a Ribera, ma non a minori e in appello nel processo “Pit Stop” salta l’aggravante

E’ saltata in appello l’aggravante dello spaccio a minori. La tesi è stata sostenuta nel processo d’appello dalla difesa di Amin Rohai, di 35 anni, tunisino, ed accolta dai giudici che hanno ridotto la pena da 5 anni a 3 anni e 4 mesi di reclusione.

La sentenza è stata emessa ieri dalla Corte di Appello di Palermo. Il giovane, difeso dall’avvocato Giuseppe Tramuta, rimane agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. La posizione di Amin Rohai era stata stralciata. A un altro tunisino, Bassir Rafik, di 38 anni, il personaggio centrale dell’operazione antidroga “Pit Stop”, eseguita dai carabinieri, sono stati inflitti 6 anni e 6 mesi e la sentenza è stata confermata in appello. Rispetto a quella di primo grado in Corte di Appello anche per lui è caduta l’aggravante della cessione di droga a minore, ma è stata confermata la pena del giudizio di primo grado.

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