Tornano in libertà con obbligo di dimora a Ribera i due tunisini che erano finiti ai domiciliari per droga

Convalidati gli arresti, ma rimessi in libertà i due tunisini che erano finiti ai domiciliari a Ribera per droga nell’ambito di un servizio che ha portato al sequestro, da parte dei carabinieri, di tre ovuli di cocaina per circa 33 grammi di sostanza stupefacente. Per i due indagati obbligo di dimora a Ribera.

La tenenza carabinieri, durante un controllo effettuato nelle ore della notte, ha fermato un’auto che percorreva la statale 115 in direzione Agrigento. A bordo Chani Touri Manai, di 35 anni, e Habdalla Tounzi, di 54 anni, che, vedendosi fermati dai militari, avrebbero tentato di disfarsi della sostanza stupefacente gettandola dal finestrino dell’auto ancora in corsa. Tentativo risultato inutile in quanto i militari, avvezzi a questo tipo di manovre elusive, hanno immediatamente ritrovato la sostanza poco distante dell’auto fermata. La sostanza, circa 33 grammi di stupefacente, che sul mercato al dettaglio avrebbe fruttato quasi 4 mila euro, è stata sequestrata. Per i due tunisini, cosi come disposto dalla locale Procura della Repubblica di Sciacca, sono scattate le manette.

Nell’udienza di convalida il trentacinquenne, difeso dall’avvocato Giovanni Forte, si è avvalso della facoltà di non rispondere, mentre il cinquantaquattrenne, assistito dall’avvocato Giuseppe Tramuta, ha risposto, respingendo le accuse.

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