Il Movimento Cinque Stelle, dopo aver ricevuto diverse segnalazioni, interviene oggi con una interrogazione consiliare sul fronte randagismo.
“In particolare – scrivono in una nota i grillini – ci è stato segnalato da parte dei componenti delle associazioni animaliste che alcuni degli animali liberati nei
giorni scorsi presentavano, subito dopo la reimmissione sul territorio, uno
stato di denutrizione e di condizioni di salute precarie. Questo fatto ci lascia perplessi e ci appare come la conseguenza di un altro fatto a noi evidenziato. Ci viene riferito, infatti, che la procedura seguita durante la fase di reimmissione sul territorio dei primi cani, non
era perfettamente regolare, non essendo stati presentati alle associazioni
animaliste coinvolte i documenti necessari per: – la valutazione della compatibilità ambientale (verbale di ritrovamento, tempo di permanenza del cane all’interno del canile, caratteristiche comportamentali, etc.); – la valutazione dello stato di salute (esami effettuati prima de reinserimento sul territorio)”.
Il Movimento che ha presentato un’interrogazione, inoltre evidenziano il continuo grido di allarme delle associazioni che segnalano il costante abbandono di cucciolate provenienti con una certa probabilità da cani padronali. Tale fenomeno non può che rendere il problema del randagismo ancora più vasto e va opportunamente fermato”.
Con l’interrogazione, il M5S chiede di: “sollecitare l’amministrazione ad una verifica delle procedure di immissione dei cani del territorio suggerendo anche la sottoscrizione di un protocollo d’intesa con le associazioni animaliste al fine di individuare insieme ad esse le figure competenti di riferimento, porre in essere delle azioni di controllo dei cani padronali in particolare riferimento ai cani posseduti da agricoltori e allevatori, utilizzando le forze della locale polizia municipale e, se non sufficienti, chiedendo il supporto delle guardie ambientali con le quali va stipulata opportuna convenzione”.
“Riteniamo – conclude il Movomento Cinque Stelle – per porre rimedio al fenomeno, l’azione amministrativa non debba mai arrestarsi e l’unico modo per evitare il ripetersi di fatti
gravissimi come quelli accaduti in C.da Muciare è rimanere attenti e vigili sul problema”.