Politica

Consiglio comunale di Sciacca, “caso Certa” ma Termine risponde solo sulla relazione annuale: “Una legge beffa”

E’ stato lo stesso assessore Antonino Certa ieri sera a spiegare durante l’ultima seduta del consiglio comunale la sua posizione dopo l’ennesima richiesta di comunicazioni presentata dai consiglieri comunali di opposizione sul suo caso. L’amministratore risultato vincitore di concorso in altra regione, ha continuato a svolgere il ruolo di assessore a distanza.

Certa, presente in aula per l’occasione, ha spiegato di svolgere il suo ruolo secondo quanto previsto dalla legge e di percepire la meta’ d’indennità di carica. Chiarimenti che non hanno soddisfatto i consiglieri di opposizione Maurizio Blo’, Filippo Bellanca e Calogero Bono che hanno invece, sottolineato come il problema non è dell’assessore Certa, ma del sindaco e delle ragioni di opportunità che il primo cittadino deve motivare e non il componente di giunta. Ma sulla vicenda che secondo alcuni, creerebbe nuove problematiche all’interno del Pd, il primo cittadino ha completamente glissato preferendo dar spazio all’interessato Certa.

Termine ieri sera, che era intervenuto a inizio seduta sulle ultime novità sulle Terme, riferendo di un importante incontro con la presidenza regionale il prossimo 26 settembre, e’ invece intervenuto sulla vicenda della mancata presentazione della relazione annuale adducendo che nel passato, soltanto il sindaco Di Paola era riuscito a presentarla e che gli altri sindaci ritardatari non avevano avuto alcuna ripercussione mentre adesso la legge regionale che ha definito “una beffa” impone delle sanzioni. Parole che hanno lasciato perplessi diversi esponenti dell’opposizione.

Ieri sera, e’ stata però una seduta che a sorpresa ha acceso un dibattito su eventuale sfiducia al sindaco Termine. A presentare comunicazioni urgenti sulla volontà di portare presto in aula la proposta di una mozione di sfiducia, i due consiglieri Maurizio Blo’ e Raimondo Brucculeri che hanno però acceso le rimostranze più dure da parte di altri esponenti della stessa opposizione. Una vera “fuga in avanti” l’ha definita nel suo intervento Filippo Bellanca su un atto delicato che va dapprima condiviso con i colleghi. “E’ chiaro ormai – ha detto – che qui esistono diverse posizioni nelle opposizioni. Noi siamo una cosa e loro sono altro. Io i tempi e la strategia politica – ha concluso – non mi faccio imporre da altri”.

Stesso avviso anche Calogero Bono che pero’ rivolgendosi direttamente al primo cittadino, ha voluto enfatizzare, le riunioni e i confronti sul tema da parte dei gruppi di centrodestra dove di mozione comunque si parla e si confronta.

Assai critico sulla presentazione di proposta di mozione anche il consigliere Giuseppe Catanzaro che ha voluto sottolineare con sana autocritica che con questa solitaria presentazione di Blo’ e Brucculeri si produce l’effetto opposto rispetto l’intento, ovvero si brucia la portata del provvedimento e della procedura voluta e prevista dalla legge.

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