Si è tornati in aula ieri sera con altro clima e altri toni per la nuova seduta del consiglio comunale di Sciacca. Sessione che si è aperta con la trattazione del punto sulla delibera di adesione alla centrale di committenza per i progetti Pnrr. Delibera che aveva portato ad una infuocata conferenza dei capigruppo qualche giorno addietro dopo che la seduta era stata volutamente fatta cadere dalle opposizioni.
La delibera di adesione al Cev firmata solo dal dirigente di settore, l’ingegnere Salvatore Gioia era stata al centro delle contestazioni dei rappresentanti dei gruppi consiliari poiché non supportata dall’amministrazione comunale. E ieri sera in aula e’ stato proprio il dirigente Gioia a dover giustificare e motivare le scelte gestionali del suo atto con parte dei rappresentanti in aula presenti come Calogero Bono, Ignazio Bivona, Carmela Santangelo, Gaetano Cognata, Giuseppe Catanzaro che hanno ribadito di non essere per nulla favorevoli alla determina e che sarebbe stato opportuno chiedere l’integrazione della delibera. Il fattore tempo però ha imposto all’opposizione presente in aula in maniera risicata, giusto per tenere in piedi la seduta, di applicare una strategia politica al momento del voto che ha visto scendere le presenze ad appena sei consiglieri che astenendosi hanno permesso ai consiglieri di maggioranza di approvare il punto con i solo sette voti favorevoli.
Poi si e’ proceduto all’esame dell’altro punto all’ordine del giorno, il rendiconto 2022, strumento contabile sul quale pendeva la spada di Damocle del commissariamento del consiglio comunale e sul quale l’aula aveva pochissimo tempo per la sua disamina prima dell’intervento del funzionario della Regione. Ma le opposizioni con la stessa composizione risicata, ha permesso anche il via libera allo strumento contabile non prima comunque di una disamina in fase di discussione generale che ha visto esprimersi in maniera critica consiglieri come Bono e Bivona mentre l’amministrazione comunale con un intervento anche del primo cittadino ha parlato di un documento più che positivo che assicura una situazione dei conti del comune di Sciacca in netto miglioramento rispetto agli anni precedenti. A partire dal recupero da evasione dei tributi locali come ha spiegato lo stesso dirigente del secondo settore Filippo Carlino in aula che ha potuto inserire, tra le nuove entrate tributarie, un milione di euro in più rispetto all’anno precedente.
L’opposizione nei suoi interventi, in particolare del consigliere Calogero Bono ha potuto rilevare che si tratta di un rendiconto che cosi come il piano triennale, non mira allo sviluppo economico. Il rendiconto è un atto tecnico che ha comunque dei contenuti di carattere politico. ” Se e’ vero – ha ribadito e sottolineato Bono – che da un punto di vista tecnico non c’è nulla da eccepire da un punto di vista politico l’atto non può essere approvato da parte dell’opposizione in quanto sintetizza le strategie messe in campo dalle due amministrazioni Valenti Termine che sono state poco incisive. Nel rendiconto non si vedono investimenti e non si vedono risorse destinate a servizi essenziali. Per questi motivi la opposizione ha deciso di astenersi”.
Dai banchi di maggioranza, e’ stato quello di Fabio Leonte l’intervento più tecnico rimarcando che da almeno due anni il comune di Sciacca non è più “strutturalmente deficitario”, e che non non ci sono più quelle anticipazioni di cassa su cui si pagavano rilevanti interessi.
Infine, il rendiconto ha avuto con la stessa linea scelta per il precedente punto, con voto favorevole soltanto della maggioranza e la calcolata astensione dell’opposizione, la possibilità di essere approvato.
“Gli orchi cattivi – così commentano oggi gli esponenti dell’ opposizione in una nota – cattivissimi, dell’opposizione non hanno mai smesso di consentire alla città di non perdere alcuna occasione di sviluppo. A differenza di quanto dichiarato nelle precedenti occasioni dagli esponenti, dai porta bandiera, dell’attuale “maggioranza” che sostiene l’amministrazione Termine, ci sentiamo in dovere di precisare e di porre la giusta attenzione sulla scelta, compiuta da tutti noi, di agevolare in aula l’approvazione del Conto Consuntivo e della centrale di Committenza che permetterà alla nostra comunità, amministrazione permettendo, di non perdere finanziamenti del PNRR che potranno giovare alla nostra città. Rimane indubbio che gli atti pervenuti in consiglio comunale rimangono carenti, sia sotto il profilo tecnico che sotto il profilo politico. Abbiamo messo da parte qualsivoglia valutazione politica lasciando all’amministrazione comunale la possibilità di proseguire in aula, con assoluta serenità, garantendone l’approvazione”.