Politica

Consiglio comunale, scaramucce anche sulle Terme

Seduta nervosa, quella di ieri sera, del consiglio comunale di Sciacca dove il batti e ribatti tra maggioranza e opposizione non ha risparmiato perfino l’approvazione del documento sulle Terme di Sciacca. Motivo del dibattere: l’emendamento della consigliera Daniela Campione che ha richiesto il cambio dal plurale al singolare, da Comitati a il Comitato”, nel documento approvato dopo la riunione in settimana con i parlamentari del territorio. Una richiesta che ha parecchio arrabbiato l’opposizione con la quale in conferenza dei capigruppo aveva cercato una sintesi in un documento di mediazione. Il consigliere di Fratelli d’Italia, Gaetano Cognata e della lista Messina, Ignazio Bivona hanno deciso di lasciare l’aula al momento del voto dell’emendamento.

Ma e’ stato soprattutto il dibattito politico sul piano Aro a far salire di livello lo scontro tra le parti. La mozione presentata sessanta giorni fa dall’opposizione riguardava l’obbligo per l’amministrazione comunale che dovrà affidare il servizio di gestione dei rifiuti con il nuovo piano Aro, di relazione. L’assessore Salvino Patti si e’ limitato ad un intervento di pochi minuti. Poi gli interventi dai banchi dell’opposizione si sono concentrati sull’annullamento in autotutela della gara ponte, un fatto tecnico che adesso rischia di creare disservizi.

Infine, la seduta si e’ conclusa con l’esame del punto all’ordine del giorno delle società partecipate. Il focus si e’ spostato sulla Propiter, vecchia società nata per il Patto delle Terre Sicane e adesso, non più utilizzata e Aica, la società consortile che negli ultimi due anni ha subito delle perdite. Così come dichiarato in aula dal dirigente dell’Ufficio di ragioneria per le perdite di Aica il Comune di Sciacca deve ancora versare 570 Mila euro. Il punto e’ stato votato ma per la prima volta senza i consiglieri del gruppo Misto, Paolo Mandracchia, Carmela Santangelo e Raimondo Brucculeri che hanno lasciato l’aula.

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