Aveva suscitato accese polemiche la decisione della sindaca Francesca Valenti di continuare la sua attivita’ di docente universitaria una volta, divenuta il primo cittadino di Sciacca. L’opposizione aveva fortemente criticato la scelta della professoressa che secondo la minoranza, avrebbe tolto del tempo alla sua attivita’ amministrativa. Ma Francesca Valenti ha difeso il suo saper essere multitasking e flessibile, tanto da riuscire tranquillamente a portare avanti la sua attivita’ di docenza e ricerca all’universita’ di Palermo contemporaneamente agli impegni da sindaca.
“Gravero’ anche meno sulle casse comunali – aveva eccepito la Valenti rispondendo alle critiche piovute dai banchi dell’opposizione – e gli impegni accademici non saranno un ostacolo al mio lavoro da sindaca a tempo pieno”
Intanto, l’indennita’ di carica percepita da Francesca Valenti si e’ notevolmente assottigliata rispetto a quella dei suoi predecessori. Infatti, se l’ex sindaco Fabrizio Di Paola percepiva una idennita’ a lordo di 4.300 euro, la prof Valenti che resta in parte a carico delle dipendenze dell’ ateneo palermitano percepisce uno stipendio pari a 1.712 euro a lordo.
Una riduzione ai costi della politica, in questo nuovo mandato, e’ stata imposta anche dalle nuove norme in materia. Cosi’ anche il gettone di presenza del numero gia’ diminuito di consiglieri comunali per la partecipazioni alle sedute e’ sceso a lordo a 35 euro rispetto circa 50 euro in precedenza. Anche il corrispettivo per la partecipazione alle commissioni consiliari si e’ ridotto a venti euro a lordo.