“Dopo la tempesta, splende il sole”. Così, con una metafora climatica, l’ex senatore Nuccio Cusumano ci accoglie al telefono. Protagonista indiscusso di queste giornate di grande fibrillazione politica a seguito delle dimissioni di due assessori del suo gruppo consiliare, ex “Sciacca Democratica”.
“Sto andando all’Assemblea Regionale – ci preavverte l’ex parlamentare – già transitato qualche settimana fa in “Italia Viva”. Allo stesso tempo avverte che non rilascia dichiarazioni su quanto avvenuto pochi giorni fa quando indiscrezioni hanno raccontato il suo ultimo incontro con la sindaca Francesca Valenti. L’ex senatore smentisce qualsiasi sorta di scontro tra lui e la prima cittadina tagliandolo e definendolo come “suggestiva narrazione da cronisti”.
Ma allo stesso tempo, conferma di non aver sentito più la sindaca in questi giorni così come al momento, si dice lontano dalle vicende politiche saccensi. “Tutto è contenuto – afferma – nel documento che abbiamo stilato alla fine dell’incontro con i miei di ieri pomeriggio, per il resto saranno i consiglieri e il capogruppo a gestire le successive fasi. Io adesso sono impegnato per la costituzione in Sicilia di Italia Viva”.
Insomma, con la diffusione ieri di un elenco di proposte programmatiche, i “cusumaniani” hanno rinviato a data da destinarsi qualsiasi nuova dichiarazione alla stampa invece, di come si era prospettato nel corso del turbolento fine settimana, con un appuntamento ai giornalisti “da resa dei conti” fissato per lo scorso lunedi’ pomeriggio . Chi aspetta insomma, che il gruppo risponda per le rime alle incandescenti ultime dichiarazioni di Francesca Valenti dovrà soprassedere. Dopo la rivolta della prima cittadina a quello che lei stesso ha definito “un’imposizione del gruppo” al turn over tra l’ex assessore Calogero Segreto e Gianluca Guardino, spettera’ ancora a lei gestire la fase delicatissima di una Giunta mozza di due assessori con deleghe importantissime. Mentre l’opposizione resta a guardare le prossime mosse come una partita a scacchi che non emoziona piu’ i cittadini neanche quando si prova a fare “scacco al re”.