Politica

Dal 61 a zero di 17 anni fa al 28 a zero di oggi. La storia si ripete, i siciliani ancora folgorati da una passione che, però, a Cancelleri non è servita

Ventotto a zero. È questo il risultato finale delle Politiche in Sicilia. Ventotto è il numero di collegi uninominali conquistati dal Movimento 5 Stelle tra Camera e Senato. Zero, che lo diciamo a fare? La storia si ripete, dunque. Nel 2001 i siciliani furono folgorati sulla via di Re Silvio; 17 anni dopo la passione è scoppiata per Gigi Di Maio. E così, la Regione da sempre accusata di essere affascinata dal potere (prima quello democristiano, poi quello azzurro) ha confermato una tendenza alla ribellione che fa il paio con il livello dell’astensionismo. Un consenso smisurato, ovviamente pulito, perché i pentastellati non possono dare niente in cambio (e ci mancherebbe altro). Sono elettori, non certo clientes quelli che hanno tributato questo straordinario successo al mondo pentastellato. Ma è un consenso ambivalente. Perché, per dire, Giancarlo Cancelleri avrebbe voluto beneficiarne, andando lui a Palazzo d’Orleans. E invece no. Alla Regione c’è andato Nello Musumeci. E forse malgrado il grande successo ottenuto Gigi Di Maio a Palazzo Chigi non potrà andarci. Perché i grillini devono pagare l’obolo alla loro regola: niente alleanze. Con nessuno.

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