“Abbiamo superato ogni limite alla decenza”. È così che oggi Alternativa Popolare, Progetto Sciacca e Sciacca al Centro definiscono la visita di ieri alle Terme del ministro De Vincenti, definita “ennesima passerella politica, che vede Sciacca come meta preferita del Partito Democratico”. Non poteva passare inosservato, a chi sostiene la candidatura di Giuseppe Marinello all’Assemblea Regionale Siciliana, un appuntamento evidentemente ritenuto nient’altro che propagandistico. Una visita, guarda caso a poche ore dalle elezioni regionali, che viene definita “triste, spiacevole, inconcludente e offensiva per la città”. Città che in questi giorni di campagna elettorale ha assistito a quella che viene considerata “una pantomima del Partito Democratico degna di Halloween, ancora una volta alle spalle dei saccensi e dei lavoratori delle Terme, con un sindaco – si legge nel documento – che malgrado i suoi sbandierati diplomi accademici dimostra di non conoscere la sua tanto decantata pacificazione sociale e politica, prestandosi a giochini di partito di basso profilo”.
C’è poi l’affondo a Michele Catanzaro: “In prima fila, come sempre, il candidato del Pd Saccense, il rampollo, appunto, di casa Pd che dopo anni di silenzio da segretario del Pd locale ha riscoperto il piacere di ammirare la propria città, dopo aver stazionato negli uffici di gabinetto degli assessorati regionali senza portare alcun risultato alla sua città”. Il centrodestra si domanda se tutto questo sia eticamente corretto, come, a due giorni dalle elezioni, si studino tutti i possibili sistemi per cercare di attrarre elettorato.
Alla fine, per Alternativa Popolare, Progetto Sciacca e Sciacca al Centro, quello che poteva essere un momento importante per la città, un momento di coesione che avrebbe visto tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale unite per un unico scopo, alla fine si è trasformato in una passeggiata alle Terme di quattro amici che, provenienti da S. Margherita Belice, Caltabellotta, e altri paesi, hanno visitato le Terme, chiuse, dal Governo Regionale. Il sindaco Valenti è accusata di essersi prestata senza compiere alcuna riflessione di opportunità, con in più quello che viene definito come “uno sgarbo istituzionale non di poco conto”, che si sarebbe rivelato nel corso dell’intervista rilasciata dal Ministro, riferito alla presunta buona scelta compiuta dai saccensi in merito alla elezione di Francesca Valenti. Insomma: per i partiti di centro del Consiglio comunale quella di ieri sarebbe stata una palese passerella elettorale per promuovere l’amministrazione Valenti e il candidato alla presidenza delle Regione Sicilia. “Peccato – dicono quelli di Alternativa Popolare – che De Vincenti non conosca realmente l’andazzo di questa amministrazione”. Giunta accusata di avere raggiunto traguardi grazie a chi governava prima, un’amministrazione confusa che non dedica il giusto tempo alle problematiche locali, dopo avere illuso i cittadini (Ponte sul Cansalamone, rescissione contratto Girgenti Acque, manutenzioni ordinarie in città). “Quando scopriremo che l’operazione TERME è stata solo una accelerazione elettorale – concludono quelli di Alternativa Popolare – chiederemo il conto direttamente al Sig. Sindaco e a tutti coloro che, sorridenti, hanno applaudito alla venuta di Baccei a Sciacca”. Infine, ancora la Valenti nel mirino: “un sindaco dovrebbe vantarsi dei risultati tangibili che porta a casa e non della presunta beneficenza fatta. La beneficenza si fa in silenzio, non la si promuove. Chi vuol fare del bene lo fa in silenzio. Uno scontro in parte interno allo stesso schieramento. De Vincenti è seduto allo stesso tavolo del Consiglio dei ministri insieme ad Angelino Alfano, e Alternativa Popolare e Partito Democratico sostengono insieme la candidatura di Fabrizio Micari. Ma quello che è successo a Sciacca è un’altra cosa. E sarebbe stato strano se i recenti fatti fossero passati inosservati.