Dimissioni della sindaca Alba dall’Ati, attacco politico dell’opposizione alla Valenti

Ha avuto diverse reazioni la notizia delle dimissioni della sindaca di Favara, Anna Alba dal direttivo dell’Ati idrico dopo una nota durissima dove la prima cittadina accusava di immobilismo proprio l’organo dell’Assemblea Territoriale Idrica.

La fuoriuscita della sindaca ha fatto registrare delle reazioni politiche sopratutto a Sciacca. Oggi le forze di opposizione hanno commentato le dimissioni della stessa Alba accusando Francesca Valenti.

” Per descrivere l’operato – ha attaccato oggi il Movimento Cinque Stelle con un comunicato stampa – della Valenti basta un hashtag: #immobilismo
Una parola che ritorna come un mantra e che caratterizza quello che accade o meglio non accade in città.
E non ce ne siamo accorti solamente noi cittadini saccensi, ma il suo modo di fare ormai è noto in tutta la provincia e le opinioni su di lei sono unanimi.
Qualunque cosa la Valenti tocchi … si ferma. Un re Mida al contrario che riesce a trasformare l’oro in ferro…arrugginito”.

Secondo la consigliera del Movimento Cinque Stelle Teresa Bilello, la recente dimissione del Sindaco di Favara dall’assemblea dell ATI idrico è un brutto colpo e le parole del Sindaco Pace a sostegno del Sindaco dimissionario sono la prova tangibile che anche all’interno dell’ATI la Valenti ha saputo dare prova del suo modo di operare: restare immobili, mentre tutto crolla.

“Che la Sindaca dunque durante un consiglio comunale aperto spieghi come stanno le cose ” -ha affermato Teresa Bilello – “chiarendo la posizione del’ATI, che lei stessa presiede, chiamata oggi ad assumere decisioni importanti e improcrastinabili sul futuro dell’acqua pubblica.”

Oggi sullo stesso argomento sono intervenuti anche i consiglieri di opposizione, Calogero Bono, Giuseppe Milioti, Pasquale Bentivegna, Salvatore Monte, Gaetano Cognata, Silvio Caracappa, Lorenzo Maglienti, Carmela Santangelo e Cinzia Deliberto, con una nota stampa: “Le dimissioni del Sindaco di Favara – hanno scritto – da componente del direttivo dell’ATI è una notizia che sicuramente riaccende immediatamente i riflettori sul “post” Girgenti Acque. Le osservazioni di Anna Alba lasciano trasparire alcuni aspetti della gestione della stessa ATI che ci invogliano a volerne capire di più. Perché il Sindaco Anna Alba parla di immobilismo? Cosa non sta andando nel verso giusto?  Il nostro ruolo di consiglieri comunali, particolarmente attenti e vigili su una delle vicende più spigolose che riguardano la nostra città ed il nostro territorio, ci inducono, oggi, a chiedere al nostro Sindaco, nonché presidente dell’ATI, di essere aggiornati sullo stato dell’arte, al fine di comprendere quali passi siano stati fatti nelle ultime settimane”.

“E’ ormai palese – continuano – che la grande diatriba tra comuni consegnatari e comuni non consegnatari deve essere risolta ed in tempo celere evitando quella continua “melina” che il Sindaco Alba ha lasciato intendere a seguito delle sue dimissioni. I sindaci non consegnatari non possono partecipare alle assemblee dell’Ati.

Sono, infatti, in palese conflitto di interessi, avendo violato gli scopi consortili. Tutte le delibere adottate dall’Ati, alla presenza dei sindaci dei comuni non consegnatari, potrebbero essere dichiarate illegittime. L’ATI deve chiarire la sua posizione e fare luce, agli occhi dei tantissimi comuni, che reclamano chiarezza e soprattutto visione progettuale per l’immediato futuro. Non nascondiamo la nostra preoccupazione, che sicuramente sarà condivisa da tutte le forze politiche della nostra città, in merito a queste dimissioni che arrivano come un fulmine al ciel “poco” sereno”.

“L’amarezza e la scelta di Anna Alba – hanno aggiunto – segnano un importante momento di riflessione che ogni singolo componente dell’Ati deve compiere, nel rispetto di tutti i cittadini che rappresenta. Cosi come non può restare inascoltata la richiesta del Sindaco di Ribera, Carmelo Pace che ha richiesto, al Presidente Francesca Valenti, un’urgente convocazione dell’assemblea dell’Ati. E’ innegabile che i cittadini attendono, ansiosi e notevolmente arrabbiati e stanchi, di comprendere, una volta e per tutte, il destino della gestione dell’acqua nel nostro territorio. Quello del Sindaco di Favara non deve restare un grido inascoltato, deve servire come urgente monito per darsi una smossa e mettere in chiaro quello che sta accadendo”.

I consiglieri concludono : “Chiediamo al Presidente del Consiglio Comunale di Sciacca, Pasquale Montalbano, la convocazione di un consiglio comunale straordinario al fine di trattare il tema. Necessita, adesso più che mai, un importante momento di confronto per far chiarezza una volta e per tutte. Il tempo del “posticipare” è finito, occorre dare risposte immediate”.

Condividi
Pubblicato da