I social network, si sa, sono lo sfogatoio del malcontento popolare ma, spesso, anche palcoscenico privilegiato di cortigiani e avversari dei potenti pro-tempore. Calderone nel quale adulatori e criticoni se ne danno di santa ragione, rasentando toni da querela. In poco più di un anno Francesca Valenti ha sperimentato, suo malgrado, il rapporto con la cittadinanza amministrata, registrando di tanto in tanto il livello generale di insoddisfazione, cavalcato anche da esponenti della politica di opposizione, che sovente dispensano ricette magiche per risolvere problemi che, però, non sono certamente nati ieri. E allora Francesca Valenti ha deciso di armarsi di smartphone per rispondere personalmente. Lo fa con post forse un po’ troppo sofisticati per le contrade dei social, aprendo con aforismi in latino o citazioni di autori “alti” come Voltaire e Borges. E così dice la sua sul caso della biblioteca, sull’Estate Saccense, sulla rinascita dello Sciacca Calcio e perfino sull’orologio del palazzo municipale. È una svolta social, quella del sindaco, che ha preso atto che la politica oggi si fa sui social network. Ed è da là che cerca in un modo o nell’altro di difendersi. Anche se il fuoco di fila di critiche al momento è difficile da gestire. Le ultime riguardano l’assenza delle istituzioni allo spettacolo di Salvatore Monte e all’inaugurazione della mostra “Life” organizzata da L’Altra Sciacca: “Sono contenta per gli innumerevoli eventi, purtroppo il tempo è tiranno e ancora non mi è stato concesso il dono dell’ubiquità. La mia assenza non è certamente dovuta a poca considerazione, spesso non si può fare tutto quello che si vorrebbe fare”.