A denunciare la chiusura dei beni monumentali durante le festivita’ pasquali, è l’ex assessore Salvatore Monte che attacca l’amministrazione comunle.
“Che i problemi relativi alla fruizione dei beni monumentali – scrive l’ex amministratore – fossero una piaga di questo comune é un dato di fatto, lo sapevamo già. Circa un anno fa, grazie alla sempre grande disponibilità del Dirigente Michele Todaro, riuscimmo a firmare una direttiva che pose finalmente fine a questa problematica. La allora opposizione non si limitó ad attacchi politici giornalieri di qualsivoglia genere per evidenziare una problematica atavica che, lo ribadisco, aveva trovato una soluzione. Eppure il problema si pone, nuovamente”.
Secondo il consigliere comunale, tutte le accuse, lanciate nelle campagna elettorale delle passate elezioni amministrative da coloro che oggi governano la città, si stanno rivelando false. False perché non è cambiato nulla. Anzi, la situazione è peggiorata.
“Una città turistica – continua – con i monumenti chiusi nei giorni festivi. Un cambiamento che resta esclusivamente come una parola fluttuante nel vento. Dopo dieci mesi il cambiamento sarebbe dovuto essere tangibile, palese, per lasciare un chiaro segnale di discontinuità con il passato. Ed invece? Passi indietro”.
Monte accenna poi alla decisione dell’ex giunta Di Paola di affidare alla cooperativa Agorà anche la gestione del museo Scaglione.
“Grazie al cielo – conclude – seppur tra le polemiche, la ex amministrazione decise di affidare il Museo Scaglione alla cooperativa Agorà che ad oggi garantisce l’apertura. Una scelta, quest’ultima, criticata aspramente da quella opposizione, oggi maggioranza, che non si risparmiò nelle critiche. Quella scelta rappresentò grande lungimiranza”.
(Nella foto, l’interno del Museo del Carnevale, uno dei beni comunali rimasti chiusi durante le festività di Pasqua)