L’ingresso dei due consiglieri del Movimento Cinque Stelle nel consiglio comunale di Sciacca non è passato inosservato sopratutto perché fin dalle prime battute, i grillini si sono mostrati immediatamente attivi. In particolare, Alessandro Curreri si è fatto promotore di una mozione di indirizzo, poi votata dall’aula, nella prima seduta di insediamento che ha riguardato le modalità di voto per l’elezione della carica di presidente del consiglio comunale: scheda prestampata e voto espresso con una X in modo da garantire la riservatezza ed evitare il voto controllato.
Nel motivare la sua richiesta Curreri durante il suo intervento in aula, ha mostrato i verbali di una precedente elezione del presidente del consiglio comunale, quella del 2004 quando ad essere eletto presidente era stato l’ex sindaco Di Paola, dove a contestare il voto controllato e a richiedere una diversa modalità di voto era stato proprio il consigliere Fabio Leonte, ora espressione della maggioranza. Una richiesta quella di Curreri che ha portato Leonte ad intervenire per chiarire che nessuno nella coalizione Valenti ha richiesto alcuna forma di voto controllato.
Il portavoce grillino, Curreri dopo l’esordio in aula Falcone-Borsellino è tornato nuovamente a rimembrare le richieste della minoranza di un tempo ora diventata maggioranza e in un post su Facebook ribadisce: “Quella che prima era una minoranza afflitta e calpestata – scrive Curreri nel suo profilo – piena di proposte “popolari”, adesso è la maggioranza. Le proposte restano verbalizzate(n.94 2004) e mi sembra ieri, quando l`attuale maggioranza(3 attuali consiglieri e 2 dirigenti dell`attuale Pd) proponevano/si impegnavano a “rinunziare all’indennizzo (allora di 36.000€) spettante alla carica di Presidente del Consiglio” e di utilizzare queste somme per la stabilizzazione di 4 lavoratori socialmente utili. Sapete come funziona: sono passati tanti anni ed il problema LSU è ancora attuale”.
Il grillino Curreri sfida, dunque i vertici del partito democratico e gli esponenti in consiglio invitandoli ad attuare ora quanto proposto allora: “Questa proposta – scrive Curreri – sarà indubbiamente accolta e ripresa, oltre che dalla dirigenza del Pd (compresa la corrente di Enzo Marinello che di quella compagine proponente faceva parte) anche del consigliere Alberto Sabella, che della battaglia sindacale, a difesa degli Lsu, ne fece un “fortino di consensi”. Attraversano 15 anni di consiliatura e cambiano idea, in relazione al contesto storico? Non regge: il contesto storico è ancora peggiore. Se la proposta era sentitamente valida allora è “eccezionalmente utile” adesso. In consiglio ho citato Giorgio Gaber: “Cos`è la destra, cos’è la sinistra”. Sinistra, fammi vedere la differenza”.