Così come previsto dal regolamento del M5S, il deputato regionale Matteo Mangiacavallo ieri ha ceduto il suo posto di capogruppo del Movimento 5 Stelle all’Assemblea regionale al collega Sergio Tancredi. Il parlamentare del trapanese succede al saccense Matteo Mangiacavallo, in virtù della rotazione semestrale stabilita dalle regole interne del gruppo.
Mangiacavallo che adesso, ha meno impegni rispetto all’onere dei mesi precedenti di capogruppo all’Ars, ha però più volte scartato l’ipotesi di un possibile impegno alle comunali di Sciacca anche perché è lo stesso regolamento grillino a vietare il doppio incarico. Per poter essere candidato sindaco, così come molti supporter del movimento vorrebbero in città perché riconosciuto l’unica vera figura aggregante del disomogeneo gruppo pentastellato a Sciacca, Mangiacavallo dovrebbe rinunciare a quello di parlamentare regionale.
Sebbene anche il mandato da parlamentare per Mangiacavallo sta per volgere al termine, pare che il grillino saccense sia più proiettato ad una nuova ricandidatura all’Ars come deputato piuttosto che ad un impegno politico amministrativo a Sciacca. D’altronde per Mangiacavallo il secondo mandato regionale, sarebbe l’unica alternativa possibile con il beneplacito delle regole di Beppe Grillo che consente solo due mandati consecutivi.
Stavolta però, con il vento in poppa dei sondaggi e del gradimento del Movimento in Sicilia, Mangiacavallo potrebbe andare a sedere in maggioranza a Palazzo dei Normanni.