I consiglieri Bono e Milioti propongono consiglio comunale in videoconferenza:”Sediamoci tutti insieme per aiutare le nostre imprese”

Nota dei due consiglieri di opposizione del centrodestra, Giuseppe Milioti e Calogero Bono che richiedono un consiglio in videoconferenza.

“La riapertura- scrivono – comporterà una serie di costi gravosi, immediati ed indifferibili quali, giusto per fare qualche esempio, la sanificazione dei lolcali, l’adeguamento degli stessi alle misure di contenimento del virus, gli approvvigionamenti necessari ed il ripristino della forza lavoro”. I nuovi standard di sicurezza imposti dall’emergenza coronavirus,che riguardano le nuove linee guida, applicabili a tutte le realtà aziendali, atti garantire  luoghi di lavoro sicuri e protetti e che dovranno garantire il distanziamento, potrebbe portare anche ad una riduzione del personale. La farsa dettata da una fase 2 comunicata dal presidente Conte abbiamo capito che non esisterà e che è solo una presa in giro , perche dovrebbe spiegare il perché le aziende che hanno strutture adeguate per garantire la sicurezza del caso, già il 04/05/2020 non possono aprire”.

” Oggi tutti abbiamo – continuano- finalmente la percezione del disastro economico in cui le nostre imprese Commerciali, industriali, artigianali,della pesca , dell’agricoltura, turistiche , per non parlare del danno che avrà chi gestisce i musei, categoria quest’ultima che lavorando tantissimo con le scuole vedrà un calo di accessi enorme. A prescindere da quelli che possono essere gli interventi a livello Nazionale ad oggi rappresentati solo da incentivi ad indebitarsi e da un obolo che ancora deve raggiungere diversi contribuenti, gli stessi che negli anni sono stati tartassati con una celerità unica, bisognerebbe rimboccarsi tutti le maniche ed intervenire anche a livello locale sposando ogni iniziativa possa essere utile a raggiungere qualsiasi tipo di obbiettivo importante per la nostra città che arrivi dalla collaborazione senza se e senza ma dei consiglieri comunali ma anche dall’esterno e per questo ci trovano d’accordo gli inviti fatti dall’equipe di ex assessori esperti in materia di turismo. Nella nostra qualità di consiglieri comunali siamo pronti sin da subito a sederci nei luoghi istituzionali dove esistono organismi già dedicati per portare avanti qualsiasi proposta”.

” E’ evidente -infine concludono – che oggi chi governa deve necessariamente avere un ruolo fondamentale iniziando sin da subito un percorso di programmazione che porti per esempio ad una riduzione cospicua dell’IMU relativa agli immobili destinati alle attività produttive in quanto gli stessi immobili destinati a tali attività non hanno prodotto reddito perche chiuse , agevolando così anche i rapporti tra proprietari di immobili e conduttori , neutralizzare, quindi , azzerare l’imposta sull’occupazione del suolo pubblico con conseguente snellimento burocratico, senza porre limiti di concessione degli spazi ed autorizzandoli con la semplice apposizione di un timbro comunale sulla richiesta, intervenire sugli oneri di urbanizzazione per favorire il comparto dell’edilizia . Tali prelievi se azzerati o comunque concretamente ridotti (non semplicemente slittati nelle scadenze) possono incidere notevolmente nel contenimento dei costi quotidiani delle imprese Saccensi. Noi pronti a sostenere  le richieste che giornalmente arrivano dagli imprenditori del centro storico e della periferia che hanno incassi azzerati e pertanto risulta per loro impossibile pagare tributi. Solo lavorando in un ottica condivisa tra Pubblico e Privato possiamo ottenere risultati davvero utili alle imprese di vicinato del Commercio, Turismo e Servizi. Ci rendiamo conto ovviamente che tutte queste proposte una volta recepite dall’ente provocherebbero un minor introito alle casse comunali, ma per questo si potrebbero reperire le risorse dai risparmi generati dai minor consumi dovuti alla chiusura di molte strutture comunali come ad esempio minori consumi di energia elettrica, mancata erogazione di vari servizi, riduzione dei costi della macchina amministrativa. Per essere fattivi e propositivi sin da subito riteniamo si debba subito convocare un consiglio comunale in video conferenza aperto all’ascolto di chiunque voglia seguirlo ove stilare il programma di lavoro che possa portare ad un vero e proprio piano di azione nel breve, nel medio e nel lungo periodo”.

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