Da Marinello a De Luca: l’ex sindaco di Sciacca Ignazio Messina continua la sua parabola, sebbene da una posizione assai meno influente rispetto al passato. Riconoscendogli il merito di continuare a portare la bandiera di Italia dei Valori (partito fondato e poi abbandonato da Antonio Di Pietro), Messina continua a barcamenarsi nella politica nazionale e in quella locale. Da qualche tempo ha attivato una stretta collaborazione con il leader del PD Matteo Renzi, nel tentativo di tornare ad avere visibilità. Renzi che, peraltro, pubblicamente non si lascia mai scappare l’occasione di annoverare Italia dei Valori tra i soggetti che condividono il suo progetto politico. Ma ha fatto specie vedere le immagini di Messina seduto recentemente in prima fila accanto a Fabrizio Di Paola durante la presentazione della candidatura di Giuseppe Marinello alle ultime elezioni regionali. Messina che, eppure, di Di Paola aveva detto che “se non si è ricandidato a sindaco allora vuol dire che neanche lui è convinto della bontà del lavoro fatto”. D’altronde, anche alle ultime amministrative, dopo aver tentato, insieme a Mario Turturici e Michele Ferrara la strada di una soluzione alternativa, Messina aveva poi sostenuto la candidatura di Calogero Bono, sebbene con un risultato (quello del suo candidato di riferimento, Simone Lucchesi Palli) tutt’altro che straordinario. Sulla sua pagina Facebook Ignazio Messina ha pubblicato una foto accanto al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e al consigliere regionale Franco Moxedano. “Italia dei Valori convintamente nel centrosinistra”, dice l’avvocato. Certo, da queste parti anche Marinello e Alternativa Popolare in Sicilia ufficialmente erano nel centrosinistra. Ma alle amministrative erano protagonisti del centrodestra. A conferma del fatto che a Sciacca i rapporti tra Messina e le forze di centrosinistra, a partire dalle elezioni del 1993, continuano ad apparire piuttosto conflittuali. D’altronde è anche vero che nel 2004 l’ex sindaco appoggiò la candidatura di Mario Turturici, pur di far perdere le elezioni a Mariolina Bono.