Il consigliere richiama il presidente, Monte:”Le interrogazioni non trovano risposte, si ricordi che esiste ancora un consiglio “

Una dura lettera di richiamo quella del consigliere Salvatore Monte indirizzata al presidente del consiglio comunale, Pasquale Montalbano, reo a dire di Monte di non garantire l’imparzialità, ma soprattutto di non assicurare l’applicazione delle regole che disciplinano la vita del consiglio. In particolare, l’ex assessore, evidenzia che le interrogazioni, prima prerogativa dei consiglieri, non ricevono neanche risposta.
“Questa strana consiliatura – ha scritto nella missiva Monte – è iniziata nel Luglio del 2017.
Premesso che la distanza tra l’aula Falcone e Borsellino ed il resto della città è, ormai, talmente notevole da aver generato confusione nell’opinione pubblica in merito alle attività del consiglio Comunale di Sciacca, è altrettanto corretto affermare (non me ne voglia) che nessun entusiasmo, legato al coinvolgimento ed alla pacificazione politica in aula, è mai stato generato dalla Presidenza verso i singoli consiglieri comunali eletti democraticamente dal popolo a rappresentare il popolo.
Le divergenze tra consiglieri di opposizione e la sua presidenza sono state notevoli, forti e spesso irrisolte.
Con la presente nota, scevra da qualsivoglia polemica e redatta al solo scopo di ricordare a tutti noi, nessuno escluso, che esiste ancora a Sciacca un consiglio comunale, Le rappresento che molteplici interrogazioni, a firma di molteplici consiglieri, non hanno, ad oggi, mai avuto risposta; alcune delle stesse, a risposta scritta, sono cadute nel dimenticatoio più totale”.
Monte poi continua:” E’ opportuno ricordare che “Il Presidente del Consiglio è tenuto all’osservanza delle regole comportamentali connaturate alla carica di garante della corretta dinamica politico-amministrativa dell’ente locale. Si potrebbe affermare che il Presidente debba «godere» della «fiducia politica», da parte del Consiglio comunale intesa, ovviamente, non come adesione alla linea politica della componente di maggioranza consiliare, ma come capacità di consentire il pieno e corretto dispiegarsi delle scelte emerse all’interno del consesso civico. Quella del Presidente del Consiglio è una posizione super partes.”
Le chiedo di riportare ordine anche nel rapporto tra il Consiglio Comunale e l’Amministrazione in carica che, seppur in parte composta da elementi lontani dalla politica attiva della città, devono comprendere la necessità di non trascurare le istanze presentate da ciascun consigliere.
Ritengo, pertanto, necessario che Lei compia una urgente verifica di tutte le interrogazioni ad oggi non riscontrate e solleciti i relativi destinatari a rispondere con celerità.
Consapevole che il suo ruolo è carico di difficoltà, soprattutto quando il clima politico risulta essere ormai incandescente, La invito con un pacifico appello a mantenere la barra dritta nel pieno rispetto dell’Istituzione che rappresenta”.

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