Non cenna a diminuire la polemica sulla scelta dell’amministrazione comunale di finanziare la pista di ghiaccio sintetico con le somme destinate alle iniziative natalizie. La scelta di portare l’attrazione a Sciacca ha creato parecchie critiche all’amministrazione, oggi però l’opposizione consiliare ha presentato un’interrogazione con richiesta di risposta scritta avente ad oggetto proprio la pista.
Scrivono i consiglieri: “che con delibera di Giunta Comunale n. 176 del 04.12.2018 è stato approvato il programma delle manifestazioni “Sciacca Natale Insieme”;
• che all’interno del suddetto programma è stata prevista anche la realizzazione di una “pista di ghiaccio sintetico da montare in Piazza Saverio Friscia”;
• che in effetti con determina dirigenziale n. 236 del 10.12.2018, previa direttiva dell’Amministrazione Comunale prot. 1054 del 10.12.2018, è stata accolta la proposta della Ditta G.N. Events di Gabriele Napoli per la realizzazione di una “pista di ghiaccio sintetico” in Piazza Saverio Friscia dal 15.12.2018 al 25.01.2018, per l’importo complessivo di euro diecimila Iva compresa, importo finanziato dall’imposta di soggiorno;
• che con la succitata direttiva dell’Amministrazione Comunale è stata altresì approvata la disponibilità di un carnet di 200 biglietti da destinare a persone non abbienti e il pagamento del biglietto d’ingresso con le seguenti 4 tipologie: 30 minuti euro 5,00, 1 h euro 7,00, euro 3,00 riservato alle scuole, euro 0,00 diversamente abili;
• che tuttavia il montaggio e la fruizione della suddetta pista è avvenuta solo in data 22.12.2018;
Considerato
• che la suddetta pista non è ictu oculi di ghiaccio sintetico, ma di altro materiale plastico – sintetico completamente diverso;
• che non risulta essere stata effettuata alcuna indagine di mercato circa la verifica della congruità del prezzo che l’Amministrazione ha ritenuto di dovere corrispondere alla ditta fornitrice;
quanto sopra premesso e considerato
si chiede di conoscere
• se l’Amministrazione Comunale, all’atto dell’accoglimento della proposta, era consapevole che la pista in questione non sarebbe stata di ghiaccio sintetico, ovvero se pur essendone consapevole, ha mantenuto la suddetta denominazione negli atti di indirizzo e nella determina dirigenziale;
• se a tal fine è stato contattato il legale rappresentante della ditta G.N., tale Gabriele Napoli, ovvero se vi siano stati rapporti con altri soggetti emissari dello stesso e da parte di chi;
• per quale ragione il montaggio e la fruizione siano avvenuti in ritardo, rispetto a quanto previsto nella determina dirigenziale di approvazione;
• per quale motivazione siano state corrisposte pubbliche risorse finanziarie alla suddetta ditta, per il montaggio di una pista la cui fruizione sarebbe poi stata a pagamento;
• in assenza di apposita indagine di mercato, sulla base di quale parametro economico, ha ritenuto di dovere accogliere la proposta per l’importo di euro diecimila iva compresa (un giornale locale “Fatti&Avvenimenti” ha espressamente dichiarato in un articolo di stampa che la pista di ghiaccio costerebbe, se acquistata tra gli 8.000 ed i 9.000 euro);
• per quale motivazione, nonostante quanto sopra, sia stato poi consentito che la fruizione di tale “attrazione”, avvenisse tramite il pagamento di un ticket, seppure, secondo quanto leggesi nella determina, “abbattuto”;
• se comunque ha ritenuto congrua la corresponsione di soli 200 biglietti da destinare a persone non abbienti, a fronte di un numero di gran lunga superiore di famiglie che versano in condizioni disagiate nella nostra città;
• quali criterio è stato adottato per la distruzione di questi 200 ticket?
• per quale motivazione sia stato consentito alla ditta in questione di usufruire del gabbiotto info point dell’Amministrazione Comunale e se ciò sia avvenuto a pagamento;
• se anche l’energia elettrica, utilizzata per l’illuminazione della pista, sia a carico dell’Amministrazione Comunale;
• se, in relazione a quanto sopra, siano state valutate altre proposte, ovvero sia stato effettuato un raffronto comparativo con l’approccio amministrativo di altre realtà comunali, in cui comunque sono state realizzate iniziative dello stesso genere;
• se sulle modalità dell’operazione, che è risultata oggettivamente sconveniente e pregiudizievole per la Pubblica Amministrazione, vi sia o meno stata condivisione politica da parte di tutti gruppi consiliari che la sostengono”.