La “pietra verde” inseguita sia da Calogero Bono, sia da Francesca Valenti, è l’elettorato che al primo turno ha scelto Mizzica ma anche lo stesso Movimento 5 Stelle. Lo dimostra l’integrazione al programma elettorale collegata alla nomina degli assessori mancanti. Una superiore apertura alle politiche giovanili e all’associazionismo, nel tentativo di attrarre i diffidenti, chi al primo turno ha fatto una scelta diversa. Nel dettaglio delle scelte, Calogero Bono non ha certamente avuto vita facile nel convincere gli alleati che bisognava imprimere una svolta politica nelle decisioni da assumere in vista del ballottaggio. L’orientamento di designazioni di assessori tecnici non è stato accettato solo da Forza Italia, mentre i partiti collegati ad Alternativa Popolare (che è poi il partito dello stesso Bono) hanno accolto, sebbene a denti stretti, l’invocazione ad un segnale diverso. Da qui le scelte, un po’ a sorpresa, va detto, sia dell’architetto Toni Bilello (professionista, autore del progetto di riqualificazione dello Stazzone), sia dell’avvocato Maurizio Gaudio (penalista che con Fabrizio Di Paola condivide trent’anni di professione forense, fu uno dei consiglieri comunali che sfiduciarono Ignazio Messina). Nel tentativo di individuare una quota rosa, è stato necessario che Vittorio Di Natale facesse un passo indietro, per fare spazio ad Angela Casciaro. Rimasti in sella Lorenzo Maglienti e Rino Dulcimascolo. Non è stato facile per Bono calmare gli appetiti dei suoi amici di partito. Che, probabilmente, dovranno attendere altri momenti per potere, per così dire, tornare all’attacco. Apparentemente meno difficile per Francesca Valenti la quadratura del cerchio, ma anche dalle parti del centrosinistra non è stato facile chiudere le designazioni. Le scelte di Bellanca e Buscarnera vanno incontro al riconoscimento nei confronti di due delle liste che l’hanno sostenuta (le altre due, con Mandracchia e Settecasi, erano già state soddisfatte). Annalisa Alongi è un assessore di fiducia della candidata a sindaco. Bono ha cercato di differenziare la sua proposta caratterizzandola di più sul piano tecnico, la Valenti ha confermato la natura politica, pur designando assessori che puntano sulla competenza.
Dopo la scelta degli assessori i candidati a sindaco all’inseguimento della “pietra verde”
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