Politica

Le novità di Halloween, Certa riflette sulle dimissioni e Modica passa al Pd

Sono trascorse pochissime ore dal suo intervento in consiglio comunale e il consigliere Modica ufficializza il suo passaggio al Partito Democratico, cosa risaputa ormai da una settimana.

“Dando seguito al mio intervento di ieri sera – scrive oggi Modica in una nota stampa – in occasione del Consiglio Comunale, comunico la mia convinta ed entusiasta adesione al Partito Democratico. Ci tengo a ribadire, preliminarmente ed a scanso di ogni equivoco o tentativo di strumentalizzazione, che resterà pieno, sentito e convinto, il mio sostegno alla coalizione che ha vinto le elezioni ed al sindaco Termine, a cui continuerò a garantire il mio incondizionato supporto.
In poco più di due anni il lavoro svolto è stato notevole ed i risultati già raggiunti sono di buon auspicio per quelli che, sono sicuro, si conseguiranno in futuro”.

Poi Modica chiarisce i motivi del suo passaggio che aveva già anticipato ieri sera durante la seduta del consiglio comunale: “In questo momento sento – aggiunge – forte, la necessità di aderire ad un partito che mi permetta di esprimermi a livello politico in modo più attivo, strutturato ed efficace, potendomi impegnare attivamente anche a livello regionale, nazionale ed europeo, in linea di coerenza con quei valori di giustizia, solidarietà ed inclusione che mi appartengono. Ho quindi deciso di rinnovare il mio impegno politico aderendo al Partito Democratico, il primo partito di Centro Sinistra in Italia, unica alternativa valida ed efficace alla Destra che, giorno dopo giorno, non perde occasione per dare pessima prova del suo operato, tanto a Palermo quanto a Roma”.

Intanto, stamane si infittisce il mistero sul caso dell’assessore Antonino Certa che ieri sera era assente in aula come frequentemente e’ accaduto negli ultimi quattro mesi visto che vive e lavora altrove. La sua posizione che si sarebbe dovuta chiarire oggi secondo quanto da lui stesso dichiarato l’ultima volta in aula, resta incerta.

L’amministratore, vincitore di concorso e trasferito in altra regione, aveva chiesto tempo fino al 31 ottobre in attesa di risposta dall’ente pubblico presso il quale e’ stato assunto per la possibilità di un trasferimento in un comune vicino.

Stamane l’assessore non risponde al telefono e al momento, non ha ancora chiarito la sua situazione. Una riflessione che dura da quattro mesi

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