Politica

Lillo Craparo: “A Sciacca un malcontento diffuso, basta andare in giro per la città”

Abbiamo ricevuto e pubblichiamo un commento dell’ex sindaco di Sciacca Lillo Craparo sulla situazione politica attualmente in atto in città. Craparo è stato anche consigliere comunale per molti anni e candidato al Senato per la Democrazia Cristiana.

“Quasi a volere ripetere in Sicilia,a Sciacca,(in passato conosciuta ,oltre che per la bontà del pesce,sopratutto per le Terme,chiuse inspiegabilmente da tre anni,)il mach Salvini/Di Maio contro Junker e l ‘Unione europea ,il clima politico in città non è diverso da quello che si respira a Bruxelles e a Strasburgo.
La contrapposizione tra il Sindaco Valenti e le opposizioni non riguarda la manovra economica per il 2019 ,ma la gestione degli affari correnti.
In città il malcontento è diffuso e i rilievi e le lamentele è facile percepirle,andando in giro.
Molti sono problemi che riguardano diversi comuni, soprattutto del Sud,come la pulizia delle strade,lo stato di abbandono di diversi quartieri del centro storico,la mancanza di lavoro,l’emergere di nuove poverta’, altri afferiscono questioni più importanti, come la mensa per le scuole,la mancata apertura della strada di accesso a contrada Bordea, la gestione della pratica delle Terme,l ‘esclusione della città dalle risorse europee e da altre statali e regionali,per il fatto che gli uffici non hanno proposto al Sindaco e alla giunta progetti e iniziative da valutare e da presentare alle autorità competenti.
È vero che molti alti dirigenti sono andati in pensione,ma quelli rimasti in carica non si sono fatti apprezzare,secondo il parere delle opposizioni ,per lo studio dei programmi europei e per le conseguenti proposte da sottoporre al Sindaco e al Consiglio comunale.
L’ulteriore sviluppo delle iniziative nel campo turistico alberghiero non c’è stato,pur in presenza del grande successo ottenuto dal Resort Verdura e dal tutto esaurito che hanno registrato e continuano ad avere gli alberghi di Sciacca mare,gestiti in modo moderno da Aereoviaggi e dai suoi dirigenti, coordinati da Antonio Mangia,al vertice del gruppo.
È facile incontrare in giro e nei ristoranti e bar cittadini ,tanti ospiti ,provenienti da diversi paesi europei,sopratutto la Francia , e da città del Nord Italia.
Le modalità, attraverso le quali sono stati “dimissionati” alcuni assessori ,non sono state condivise da molti ,così come il licenziamento degli altri componenti la giunta,senza avere preventivamente dibattuto con gli stessi le ragioni del mancato o inadeguato rendimento nella direzione dei settori affidati loro dal primo cittadino.
La liquidazione di Filippo Bellanca,vice Sindaco della prima giunta Valenti,dopo che lo stesso ,senza averne l ‘obbligo,aveva rinunciato alla carica di consigliere comunale per dare spazio ad un collega di cordata,è sembrato ingiusto e incoerente, tranne che alla base di tale grave decisione non vi siano motivazioni diverse.
È difficile trovare gente disposta a rinunciare allo scranno di consigliere comunale ,quando si è chiamati provvisoriamente a fare parte della giunta.Quelli che lo hanno fatto ,come Bellanca a Sciacca e Alessandro Dinghile a Ribera ,certamente reciteranno il “mea culpa”,inducendo altri per l ‘avvenire a non commettere tale grave errore.
Per ritornare alla contrapposizione Sindaco/giunta con le opposizioni ,sarebbe auspicabile un confronto aperto e serio sui problemi della città, che non sono pochi e di facile soluzione ,piuttosto che fare ricorso ad un linguaggio pesante e duro.
È dinanzi agli occhi di tutti che la città non gode di buona salute e che c’è bisogno di tutti,superando la vecchia logica maggioranza (che ha perduto alcuni esponenti importanti )e minoranze, non considerandole piu’ ,come “opposizioni”.
È poi,piaccia o no,bisogna raccordarsi con gli attuali esponenti locali presenti all’Ars, il parlamento regionale ,e a Roma ,alla Camera e al Senato.
Nessun Sindaco e nessuna Giunta,pur capaci e autosufficienti,senza raccordi con la rappresentanza politica, difficilmente potranno raggiungere risultati apprezzabili,tranne che non optino per l ‘ordinaria amministrazione.
In questo difficile contesto sarebbe auspicabile che maggioranza e minoranze, anziché fare ricorso ai comunicati e alle interrogazioni ,si mettano attorno ad un tavolo per individuare,in aggiunta alle soluzioni immediate ed efficaci per i problemi di ordinaria amministrazione ,cinque/sei progetti strategici per fare uscire Sciacca dal tunnel in cui si trova,senza fare processi a nessuno,e rilanciare la stessa ,sfruttando i suoi “asset” e le sue risorse.Non farlo ,in una fase delicata che il Paese Italia attraversa e la città di Sciacca si trova,sarebbe imperdonabile, soprattutto per le ricadute negative sui giovani e le fasce deboli .
Infine,visto che non l ‘ hanno fatto coloro che avrebbero dovuto,un ringraziamento va rivolto ai componenti della prima giunta Valenti, nessuno escluso,e un augurio di buon lavoro alla nuova squadra che Francesca Valenti ha messo in campo,in primis al primo cittadino”.
Lillo Craparo

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