A Franco Valenti le liste per le Politiche non piacciono proprio. Il sindaco di Santa Margherita Belice, fratello del sindaco di Sciacca, Francesca, ha affidato a facebook, un post di fuoco per contestare e chiedere un ritorno al proporzionale puro per evitare che siano “segretari padroni” a scegliere i candidati. Lo pubblichiamo di seguito:
“E’ ancora onorevole essere Onorevoli?
Presentate finalmente le liste si è chiusa una delle pagini più tristi della storia politica italiana.
La scelta dei candidati decisa dai segretari (pardon padroni) di quelli che furono i partiti politici ha dimostrato, ancora una volta, come ormai le elezioni sono in realtà una grande finzione.
Il Parlamento viene di fatto nominato nel chiuso di quattro stanze, premiando i più “fedeli”, i parenti più stretti, gli adepti, le veline o i beneficiari di incontrollati click.
Gli elettori sono divenuti delle semplici comparse, degli utili idioti che certificano un risultato già scritto.
Le scelte sono avulse dai territori, dalle capacità, dalle esperienze maturate. Rispondono solo agli interessi del Capo che non desidera essere disturbato nella gestione del potere fine a se stesso.
Manca solo il vincolo di mandato per rendere i parlamentari completamente schiavi.
Questa non è l’Italia libera e democratica che sognavano i padri costituenti.
Rivogliamo il sistema elettorale proporzionale puro, dove uno conta per uno e tutte le minoranze sono rappresentate.
Rivogliamo i partiti veri dove è possibile dibattere, discutere, dove è ammesso il dissenso e ci si confronta per scegliere una linea politica, per selezionare una classe dirigente credibile che abbia passione per il sociale, dove l’intelligenza, la competenza, il legame con territori e i cittadini ed il consenso ritornino ad essere dei valori e non una complicazione.
E’ giunta l’ora di fare un passo avanti. Non è più tollerabile una legge elettorale che di fatto vieta la partecipazione alla vita pubblica dei cittadini. E’ necessario un ritorno alla democrazia. Occorre un nuovo appello ai Liberi e Forti”.