Si tira completamente fuori dalle dinamiche che hanno portato all’azzeramento della prima Giunta Valenti. Michele Catanzaro, il parlamentare saccense del Pd, che già aveva ribadito di “non aver tramato” contro nessuno ai microfoni di Massimo D’Antoni, in riferimento alle accuse di chi lo aveva indicato come uno dei due registi che avrebbe guidato il benservito della vecchia compagine di Giunta, rifiuta adesso qualsiasi altro ulteriore commento sulla situazione politica saccense.
Il parlamentare traccia un suo preciso raggio di competenza che abbraccia il mandato elettorale da deputato agrigentino all’Assemblea Regionale Siciliana riproponendo e ribadendo la sua estraneità rispetto a quelle che definisce “sterili polemiche”.
Catanzaro è fresco fresco anche dalla sua convention, stile e gusto renziano, sorta di nuova forma di incontro con simpatizzanti ed elettori ed esponenti politici, che si è svolto lo scorso fine settimana a Realmonte, a distanza di un anno dalla sua elezione.
Eppure qualche effetto negli equilibri interni al gruppo politico dello stesso parlamentare pare che l’azzeramento lo abbia pur avuto, a partire da quella che sembra una vera rottura col fedelissimo Gioacchino Settecasi che dopo la sua lettera di dimissioni da assessore, non ha ancora rilasciato dichiarazioni a tal proposito.