“Dopo un lungo travaglio interiore ho deciso di presentare la mia candidatura alle Regionarie del M5S” Si apre così, sul suo profilo Facebook, un lungo post dell’ingegnere Mario Di Giovanna, attivista pentastellato, già protagonista di numerose battaglie civili, dall’acqua pubblica alla campagna contro le trivelle nel Canale di Sicilia. “La mia candidatura – scrive Di Giovanna – ha il preciso scopo di creare un dibattito politico costruttivo per fare crescere il M5S nei territori e farlo tornare protagonista nelle battaglie che gli sono proprie ( Ambiente, Acqua, Mobilità sostenibile, sviluppo, connettività), ed in particolare riprendere con slancio la caratteristica del M5S degli albori, la partecipazione dal basso”. Una critica tutt’altro che velata, quella del figlio dell’ex ingegnere capo del Comune Peppino Di Giovanna. “È innegabile – sostiene – che a livello di rapporti col territorio qualcosa nel M5S sia andato storto. Le ultime amministrative – prosegue – ci hanno visto sostanzialmente perdenti e ritengo che la motivazione principale sia che negli ultimi anni abbiamo perso i legami ed i rapporti con la società civile, legami che spesso sono stati ben interpretati da una serie di liste civiche formate da ragazzi entusiasti e ben motivati.
Occorre cambiare verso e per farlo serve ammettere gli errori e creare un dibattito serio e costruttivo tra gli iscritti.
La mia candidatura ha quindi questo preciso scopo, ho intenzione di fare diventare patrimonio comune del M5S i mie 13 anni di azioni continue a supporto del territorio e far tornare le nostre associazioni nel territorio volano della vita civica delle città”. Di Giovanna corre per una candidatura a Palazzo dei Normanni, che tra gli inquilini eccellenti degli ultimi cinque anni ha avuto anche Matteo Mangiacavallo. A lungo di Di Giovanna si era parlato anche per una possibile candidatura a sindaco di Sciacca.