La sindaca Francesca Valenti era molto preparata sul caso di specie ieri sera, anzi preparatissima. Lo era cosi’ tanto da aver fatto notare immediatamente, ancor prima di abbandonare l’aula consiliare tra il brusio di sottofondo dei consiglieri di opposizione che la mozione era decaduta. Due volte deserta la seduta di trattazione della mozione di sfiducia e pertanto, mozione tutta da rifare. E il precedente supportato dal parere ministeriale era fin da subito ben chiaro al primo cittadino che nei commenti a caldo del post consiglio, cita con dovizia dando man forte alla sua tesi nell’incredulita’ di molti consiglieri e di altri quasi rincuorati dall’aver potuto archiviare la tanto chiaccherata mozione. Ed ecco che anche noi vi mostriamo il parere del Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali del Governo.
” E’ stato trasmesso un quesito posto da un Comune, relativo all’applicazione dell’istituto della mozione di sfiducia di cui all’art. 52 del T.U.E.L. n. 267/2000.
In particolare, è stato chiesto di conoscere quali conseguenze debbano rapportarsi alla circostanza che la seduta finalizzata alla discussione della mozione di sfiducia sottoscritta dal prescritto quorum di consiglieri (pari ad ‘almeno due quinti dei consiglieri assegnati’) è andata deserta.
A parere della scrivente, nel condividere l’avviso formulato dall’interessato sindaco, la mozione, nella fattispecie considerata, può reputarsi caducata, considerato che il legislatore statale ha, nel delineare l’istituto in questione, previsto espressamente un quorum minimo di voti favorevoli per l’approvazione della mozione, pari alla maggioranza assoluta dei componenti il consiglio statuendo, con ciò, una coincidenza fra quorum strutturale e quorum funzionale.
Essendosi verificate le condizioni affinché la seduta potesse essere dichiarata deserta, non vi è dubbio che la discussione della mozione potrebbe prospettarsi soltanto con l’ipotetica presentazione di una nuova mozione di sfiducia da parte degli interessati consiglieri comunali”.
Ecco il link qui di seguito: