È stato presentato oggi a Roma il simbolo di “Civica Popolare”, il soggetto politico che fa riferimento alla ministra Beatrice Lorenzin nato dalla scissione all’interno di Alternativa Popolare di Angelino Alfano. Raggruppamento che aveva già registrato l’addio del gruppo di Maurizio Lupi, che ha dato vita a “Noi con l’Italia”, insieme all’Udc, accanto al centrodestra. Beatrice Lorenzin, invece, è rimasta nel centrosinistra. Oggi al Tempio di Adriano c’è stata l’ufficializzazione del progetto politico che porta il suo nome. Un simbolo rappresentato da quello che la ministra ha definito “un fiore petaloso”, suggellando così il valore dell’aggettivo-neologismo coniato qualche tempo fa da un bambino (“figlio di una mia amica”, ha detto la Lorenzin) e riconosciuto dalla stessa Accademia della Crusca. “Ognuno può interpretare questo simbolo in base alla sua immaginazione, ci sono i colori del sole, si può leggere in tanti modi e ho detto che per me potrebbe essere una peonia”. Tre le parole chiave del progetto: crescita, speranza e futuro. Simboli nel simbolo sono quelli dei partiti fondatori: Italia dei Valori, Centristi per l’Europa, Democrazia solidale, L’Italia è popolare e Alternativa popolare. Un progetto politico, Civica Popolare, che il senatore Giuseppe Marinello, che ha deciso di avvicinarsi a queto progetto, pur non avendo ancora deciso se candidarsi o meno, ha definito a Risoluto.it “un’aggregazione di forze moderate, centriste e prevalentemente d’ispirazione popolare, anche se sono presenti delle componenti riformiste. Un’aggregazione – ha aggiunto Marinello – che va nel solco della continuità delle esperienze di governo degli ultimi cinque anni che, di fatto, hanno evitato che l’Italia andasse allo sbando. Esperienze di governo – ha concluso Marinello – che alla fine hanno garantito stabilità non solo sociale ed economica interna ma anche e soprattutto una grande credibilità internazionale nel nostro Paese”.
Roma. Nasce “Civica Popolare”, il nuovo partito della Lorenzin. Marinello: “Aggregazione nel solco della continuità di governo”
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