Il 2022 sara’ un anno importante per la citta’ di Sciacca. Da un lato si spera che finalmente la pandemia possa essere archiviata, dunque ci si misurerà in un contesto ancora mutato, cambiato totalmente dagli effetti di una emergenza che ha trasformato tutto e dall’altro la primavera del 2022, tra un anno esatto, segnera’ l’inizio di una nuova campagna elettorale per le elezioni amministrative.
Nell’ultimo anno, Sciacca cittadina assai avvezza solitamente ad un acceso dibattito e scontro politico, e’ rimasta invece senza il suo massimo organo di rappresentanza nell’ambito di una delle più tristi pagine della politica cittadina con la sola sindaca al comando e la squadra assessoriale.
E’ indubbio che la città ha bisogno di una nuova fase, di una ripartenza e di una sua nuova visione, attanagliata negli ultimi anni verso un declino dettato dalla perdita delle sue risorse migliori. A iniziare, solo a titolo esemplificativo, dalle sue Terme.
Il 2022 appare al momento lontano, ma c’è chi gia’ si prepara e avvia la stesura e la programmazione di nuovi progetti politici, inizia a tessere interlocuzioni, perfino timidi approcci per future alleanze. Troppo presto per poter solo pensare a qualcosa di definitivo come le dinamiche politiche impongono e che uno scenario così mutevole lascia presagire, ma i primi flebili segnali di una politica cittadina che scalda i motori ci sono tutti.
Per prima, paradossalmente, a lanciare uno scatto in avanti, e’ stata colei che al momento e’ sola al comando: la sindaca Francesca Valenti. Non ha confermato, ma neanche escluso una sua possibile ricandidatura nonostante sono in molti a pensare che la sua fuga in avanti rilanciata anche dal fido deputato di riferimento Michele Catanzaro che ha dichiarato di essere più che felice per un nuovo impegno della prima cittadina in un papabile Valenti bis, possa poi essere assai più concretamente soltanto una mera dichiarazione strategica di intenti. Anche se in realtà da quelle affermazioni in poi, i due si sono mostrati in una veste comunicativa nuova a partire dall’ultima visita nella Capitale dove il sindaco e il deputato del PD hanno diffuso a suon di post social la loro azione congiunta, un tandem che regge la città e che quindi, potrebbe tentare di ripresentarsi. I bene informati hanno avvalorato la reale possibilità che il sindaco possa sottoporsi all’elettorato anche dall’indiscrezione secondo la quale la prima cittadina avrebbe gia’ richiesto un impegno diretto con una candidatura unanime anche di tutti i suoi attuali assessori. Ma c’è chi continua a sostenere che in realtà, lo scenario di una nuova campagna elettorale per la Valenti sia soltanto un bluff che punti, invece ad una candidatura alle nazionali per la professoressa Valenti che dopo la sua prima esperienza amministrativa in un ente locale, guarderebbe ad un impegno da parlamentare nelle file dei democratici di cui ormai e’ divenuta una esponente organica a tutti gli effetti.
Ma a guardare al futuro non e’ solo la Valenti, tutto il variegato sottobosco delle ex opposizioni al governo della città sarebbe in fermento: chi nella classica modalità degli incontri e riunioni sebbene in rappresentanza ridotta o telematiche in questo momento di restrizioni e chi invece, come Mizzica, il movimento politico giovanile protagonista della scorsa campagna elettorale, che avrebbe gia’ pianificato e abbozzato un progetto per la prossima campagna elettorale. Non può di certo sfuggire negli ultimi giorni, la nascita di “Consiglio popolare”, idea progettuale presentata come sorta di assemblea popolare di chiara impostazione civica per supplire il commissariamento delle istituzioni e proporre soluzioni e proposte in questo momento di vacatio del civico consesso, ma lapalissiano appare il seme gettato di una seconda lista da affiancare alla prima e la cui mancanza alle scorse elezioni aveva proprio comportato lo spreco del consenso elettorale del gruppo finito per essere rappresentato alla fine solo dal consigliere comunale Fabio Termine che per molti sarebbe ancora una volta il candidato sindaco del gruppo.
E poi c’e’ chi invece, ha celato meno in questi giorni il suo interesse ad un impegno in prima persona come il deputato Matteo Mangiacavallo, l’ex grillino oggi in “AttivaSicilia” e sempre più vicino al governatore Musumeci che potrebbe scendere in campo con una sua candidatura a sindaco per la quale avrebbe gia’ avviato una trattativa con altri elementi e referenti politici del centro destra. Il deputato, orfano del gruppo pentastellato che lo ha sostenuto nelle due precedenti corse all’Ars, adesso avrebbe trovato sostegno in altri gruppi e movimenti cittadini a iniziare dalla presidentessa dell’Ecomuseo dei Cinque Sensi, Viviana Rizzuto. C’è chi non esclude nemmeno un eventuale impegno dell’ ex grillina al posto del parlamentare che rimarrebbe a sostenere il progetto locale in ambito regionale tentando poi una terza scalata verso l’Ars. Proprio la Rizzuto era stata tra i totonomi nella precedente corsa alla candidatura e le sue velleità politiche con la militanza nel M5S lo testimonia. Lo stesso Mangiacavallo del progetto dell’Ecomuseo dei Cinque Sensi ne era stato fautore e promotore essendo nato e maturato proprio negli ambienti dei Cinque Stelle.
E con chi starebbero interloquendo, adesso, gli ex grillini che al momento risulterebbero i più attivi quanto a consultazioni? Con quel centrodestra che fa fatica ad avere una sola anima e che uscito di scena come forza di opposizione ancora più frammentato e diviso, fa ancora più fatica a dialogare, compresso tra personalità e partiti diversi che devono per forza trovare un nuovo assetto se vogliono convivere. Da un lato Forza Italia e il gruppo dell’ex sindaco Fabrizio Di Paola che sarebbe stavolta pronto per una seconda candidatura, venuto meno cio’ che lo tenne fuori dai giochi la scorsa volta e forte della rappresentatività di captare tutti i delusi dell’esperienza Valenti, dall’altro la voglia di riscatto di Calogero Bono, gia’ candidato sindaco alle precedenti e voglioso stavolta di portare a casa l’obiettivo. E poi ancora i nuovi gruppi formatesi nel contesto cittadino solo più recentemente come Fratelli d’Italia e la Lega, gruppi neonati che hanno tutto da dimostrare rispetto a consensi e capacità elettorali.
Ma il contesto e’ ancora più frammentario: c’è ancora il gruppo formato dagli ex assessori della prima ora della giunta Valenti, i cosiddetti azzerati, determinanti nella vittoria della sindaca Valenti e fuori dai giochi dopo 15 mesi dall’elezione per stessa volontà della prima cittadina e ora pronti a formare una propria lista civica che promette di essere forte quanto a capacità elettorale e in grado di fare da ago della bilancia in qualsiasi tipo di scenario in base all’alleanza creata. Paolo Madracchia, Filippo Bellanca e Gioacchino Settecasi: da tempo sarebbero pronti ad essere della partita, tutti insieme per dimostrare peso e numeri in una competizione al riscatto dopo il passaggio politico cruento che ha resettato chi aveva appoggiato la corsa dell’avvocato Valenti.
E poi ancora i gruppi di connotazione civica spuntati nell’ultimo periodo attestandosi battaglie civiche come “Sciacca Terme Rinasce” con l’ex architetto Ferrara, l’ex direttore delle Terme Alfredo Ambrosetti e il chirurgo Carmelo Sciume’. Senza contemplare poi il gruppo che fa riferimento all’ex sindaco Ignazio Messina, “Ora basta”: tutti agglomerati che nella loro composizione hanno lasciato sempre intravedere una possibile trasformazione in una lista elettorale.