Nessuna decisione presa e seduta del consiglio comunale interrotta per mancanza del numero legale, fatto venire meno dai banchi dell’opposizione al termine delle richieste di comunicazioni. Il dibattito sulla grave crisi idrica in atto in città ha segnato l’ultima sessione di lavori in aula Falcone-Borsellino, seduta caratterizzata dalla presenza, tra il pubblico, dei titolari delle ditte private di trasporto di acqua in stato di agitazione da lunedì scorso a cause della riduzione della portata di approvvigionamento del flusso idrico presso li bocchettone della contrada Sovareto dove i mezzi vengono riempiti.
Una vertenza che ha ulteriormente complicato lo stato della crisi idrica a Sciacca dove i turni di distribuzione si sono allungati a causa del razionamento.Tanto che la questione e’ stata portata all’attenzione dell’amministrazione con la richiesta di chiarimenti, ma non tramutata in alcun atto o provvedimento.
A indisporre nel corso della seduta, nata seppur sotto i migliori auspici con le comunicazioni trionfalistiche sul finanziamento destinato alle Terme, e’ stato l’intervento del sindaco etichettato da tanti consiglieri comunali come ” inutile” e non “propositivo”. Termine è riuscito a fare peggio nel corso del secondo intervento. E’ qui che il primo cittadino ha attaccato l’opposizione, rea a suo dire di non aver portato idee. Ne e’ scaturito uno scontro serrato trae le parti
Non si e’ fatta attendere la replica dai banchi dell’opposizione affidata a Ignazio Bivona, Calogero Bono, Filippo Bellanca, Carmela Santangelo, Giuseppe e Clelia Catanzaro e Lorenzo Maglienti che non hanno gradito la replica del primo cittadino giudicata stavolta scomposta e inopportuna per i continui riferimenti al passato.
Chiarissima invece, la posizione del consigliere Fabio Leonte che intervenuto dai banchi della maggioranza, ha definito quella che secondo lui è l’unica via percorribile per risolvere il problema degli autobottisti, ovvero procedere alla convenzione con il gestore idrico, ipotesi che invece i consiglieri di opposizione nelle loro analisi avevano ampiamente trovato non appetibile per gli imprenditori per i risaputi debiti finanziari di Aica.
Discussione sulle comunicazioni che si è esaurita con un nulla di fatto. A uno a uno, i consiglieri di opposizione hanno lasciato l’aula facendo venire meno il numero e l’intera sessione di lavoro.