“La coerenza prima di tutto”. È con questa chiosa che Nino Vitale, uno dei primi grillini di Sciacca, ha fatto sapere tramite la sua pagina facebook che non sarà candidato al Consiglio comunale alle prossime amministrative di Sciacca. Decisione, quella di Vitale che, evidentemente, giunge al culmine di una sua riflessione personale che mette in evidenza una grossa delusione e, pare di capire, non solo da parte sua, ma almeno della metà di coloro che avevano già dato la propria disponibilità a spendere il proprio nome. Sì, perché, stando a quanto risulta a Risoluto.it, sarebbero già almeno 8 (su 16) i militanti del Movimento Cinque Stelle pronti a ritirare la propria disponibilità a candidarsi. Tra di loro c’è anche l’insegnante Emma Giannì, candidata a sindaco nel 2012. Anche lei ha ritirato la sua disponibilità a candidarsi, e l’ha fatto attraverso una comunicazione diretta allo staff di Beppe Grillo in cui denuncia quella che definisce “apparente disorganizzazione, superficialità nella conduzione delle assemblee e l’improvvisa comparsa dal nulla, l’ultimo giorno utile, del candidato/portavoce a sindaco, disponibilità unica dopo il ritiro poco chiaro di 3/4 nominativi”. È tutto questo ciò che spinge la Giannì a non candidarsi.
“Ringrazio di cuore tutti coloro che mi hanno invitato a rivedere la mia decisione ma, ribadisco, come comunicato ieri sera in assemblea, che non sarò tra i candidati al Consiglio Comunale”. Se questo non è il segnale di una spaccatura profonda all’interno del Movimento, poco ci manca. Si evince chiaramente che non è piaciuto il metodo di scelta di Domenico Mistretta. Insomma: il Movimento Cinque Stelle a Sciacca è ormai una autentica polveriera. Anche se il ritiro delle candidature non significa certo che queste persone abbandoneranno il gruppo. Anzi, fanno sapere che sono sempre in prima linea pronte a dare battaglia.
Intanto si attende ancora l’ok dello staff di Beppe Grillo all’utilizzo del logo del Movimento per le elezioni del prossimo 11 giugno a sostegno di Domenico Mistretta.