Politica

Si completano le squadre assessoriali. Bono orientato a nominare tecnici, la Valenti sceglie Bellanca

Ultime 24 ore di trattative all’interno degli schieramenti prima della designazione degli ultimi due assessori che comporranno le squadre dei candidati a sindaco. Sono, quelle in corso, ore di febbrili e frenetiche riunioni. Calogero Bono e Francesca Valenti devono scegliere il loro staff ma devono tenere conto anche del risultato elettorale venuto fuori dalle urne di domenica scorsa. È in tale direzione che, al momento, il candidato del centrodestra sarebbe orientato a nominare assessori tecnici, non coinvolti direttamente nella politica, come ha fatto d’altronde nominando il commercialista Rino Dulcimascolo, nel tentativo di dare all’opinione pubblica un segnale di svolta autentica, cercando di superare il meccanismo del Manuale Cencelli. Affinché questa operazione sia credibile, però, è chiaro che Bono potrebbe essere costretto a rivedere le scelte assessoriali del primo turno, che lo ha visto designare Lorenzo Maglienti e Vittorio Di Natale, entrambi esponenti di Forza Italia. Uno dei due (o addirittura entrambi) potrebbero essere estromessi, e fare spazio ad altri.

Trattative frenetiche anche nel centrosinistra. Pare che Francesca Valenti non abbia nascosto il proprio disappunto, agli alleati, in merito al fenomeno del voto disgiunto, che l’ha penalizzata di almeno dieci punti rispetto al risultato incassato dalla coalizione. Le indiscrezioni di queste ore riguardano i nomi che andranno a completare la giunta, aggiungendosi ad Annalisa Alongi, Paolo Mandracchia e Gioacchino Settecasi. Si parla con insistenza dell’innesto di Filippo Bellanca, mentre il quinto nome sarà quasi certamente un rappresentante della lista Pdr-Sicilia Futura. Si fa il nome del ciminiano Nino Venezia, secondo dei non eletti della lista, dietro Alberto Sabella. Anche questi è un nome che gira, così come girano quelli della stessa Elvira Frigerio o di Claudio Allegro. La decisione finale sarà assunta dal candidato a sindaco Valenti che, evidentemente, sta cercando di tenere fermi alcuni punti di autonomia rispetto alla inevitabile necessità di rispettare gli accordi con la coalizione.

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