«Fa specie assistere ad attacchi a dir poco irrispettosi nei confronti di una classe politica che si sta impegnando con ogni mezzo per imettere in moto una risorsa fondamentale per la città di Sciacca: le Terme». È questo il commento di Michele Catanzaro, Parlamentare regionale del Partito Democratico in merito alla piega che ha preso il dibattito locale sul tentativo di completare il percorso iniziato con l’ex assessore Alessandro Baccei di consegnare il patrimonio termale al Comune.
«Sembra – dice Catanzaro – che ci sia qualcuno che attende sulla riva del fiume che passi il cadavere. Gli esponenti del centrodestra locale, sebbene in passato abbiano perorato la strategia di coinvolgimento del Comune nella “gestione” delle Terme per cui oggi stiamo lottando, oggi accusano noi quando, a mettere un freno al rilancio, e a gettare nuovamente nell’incertezza il futuro del complesso termale è, al momento, un governo regionale che ha il loro stesso colore politico». Duro, in tal senso, la replica al gruppo dell’ex amministrazione Di Paola.
«E perfino la cosiddetta sinistra – aggiunge il deputato riferendosi a Liberi e Uguali – si comporta alla stessa maniera, senza badare al fatto che se il piano fallisce, non saranno né il sindaco né il deputato di turno a fallire ma, piuttosto, ‘intera classe dirigente e ancora peggio l’intera città, l’intero territorio. Invece di fare squadra nell’interesse di Sciacca e dei saccensi, assistiamo alla solita inspiegabile e improduttiva disgregazione politica. Il risultato si porta a casa solo se ci si muove compatti». Ieri i LeU non avevano esitato a riconoscere all’ex sindaco Fabrizio Di Paola di non avere “abboccato” non accogliendo a suo tempo l’invito della Valenti a partecipare alla sottoscrizione con Baccei.