Da Viviana Rizzuto ad Alessandro Mucaria, da Ivana Dimino a Giuseppe Livio, da Leonardo Palagonia a Virginia Sammarco. Passando per i dissidenti del Movimento Cinque Stelle. È piuttosto folta la truppa dei “protagonisti mancati” delle elezioni amministrative 2017. Nomi di una girandola che ha alimentato il dibattito pre-elettorale. La vera sorpresa, ieri, è stata la rinuncia in extremis del cosiddetto Quinto polo. Un raggruppamento che, giorno dopo giorno, ha subito una vera e propria erosione: prima l’addio di Santo Bono, poi quello di Salvatore Monteleone. Fino a ieri, quando Ignazio Messina ha indicato Simone Lucchesi Palli come candidato della lista di Calogero Bono, costringendo di fatto le ultime due costole del gruppo, Michele Ferrara e Mario Turturici, a comunicare la loro uscita di scena per assenza di condizioni. Attenzione: la partita potrebbe non essere ancora finita, in prospettiva ballottaggio (eventuale) . Ma, come al solito, è venuta fuori la difficoltà a concretizzare la composizione di una lista, anche se alla fine ci ha provato perfino il senatore Giuseppe Ruvolo a dare una mano d’aiuto. D’altronde le liste che si presentano con 24 candidati si contano sulle dita di una mano. Figurarsi se fosse stato ancora possibile inserirne 30. Questa scadenza elettorale può essere annoverata tra quelle delle occasioni mancate, in un panorama in cui diversi saccensi sembravano pronti per un impegno politico in prima persona, salvo poi doversi fare da parte per ragioni diverse. Il caso più interessante è sicuramente quello di Viviana Rizzuto. Per settimane il nome dell’ingegnere saccense era stato accreditato per rappresentare il centrosinistra. Poi, però, non se n’è fatto nulla. Viviana Rizzuto e tutte le altre personalità di cui si è parlato sono ancora molto giovani, per cui è possibile ricorrere al vecchio adagio: sarà per un’altra volta.