Hanno risposto all’avviso della Regione la Sicula Trasporti di Catania, la D’Angelo Vincenzo di Alcamo, la Tech Servizi di Floridia e la Pa Service di Bolzano. Sono in tutto quattro le aziende disponibili a inviare i rifiuti siciliani fuori dalla Sicilia così come previsto dal piano della giunta Musumeci per arginare l’emergenza sicula rifiuti. Un costo aggiuntivo di 20 milioni per oltre 200 mila tonnellate di rifiuti indifferenziati che dovrebbero superare lo Stretto dal primo ottobre 2018. La spesa aggiuntiva graverà sui Comuni.
Da ottobre, secondo quanto previsto dal Piano, nessun Comune potrà conferire in discarica più del 70 per cento dei suoi rifiuti e di conseguenza, chi non dovesse rispettare questa soglia spedirà fuori dalla regione una parte dell’immondizia.
Dal primo ottobre rifiuti siciliani trasportati all’estero, quattro aziende rispondono all’avviso della Regione
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